Scegliere di chiamarsi come un racconto di Stefano Benni sottintende, oltre ad una buona dose di ammirazione, un gusto per un estro creativo singolare e pungente. I Primochef del Cosmo, sardi nel cuore e nell’anima, propongono nove pezzi in cui si sbizzarriscono a dimostrare la loro maestria musicale con gli strumenti di sempre. “Ambipur” per quanto possa sembrare scanzonato, rispolvera l’italianità cantautorale, a volte ironica, a volte tagliente, mai vacua. I riff di chitarra accompagnano una voce che ha padronanza dei suoi pregi e difetti e, senza cadute di stile o strani virtuisismi, passa da ritmi sostenuti a ballate romantiche.” Intento” è un brano struggente e con un ritornello canticchiabile, memore dell’underground della penisola una volta rappresentato dagli Afterhours e che ora richiama gruppi come Petrol.
La cosa curiosa è che il disco in questione, pubblicato recentemente e prodotto da Giovanni Ferrario, più famoso come Micevice, è opera nata ben due anni fa. Ma nessun rimprovero per il lungo periodo di perfezionismo, questo aumenta soltanto la curiosità per un nuovo lavori di inediti, con la speranza che mantengano la loro purezza. Già, perché in fondo il loro punto di forza è vivere dove vivono e rimanere incontaminati. Poetici, poppeggianti e rockettari, con qualche traccia psichedelica ben camuffata, hanno imparato la lezione sullo stile dei Velvet Underground studiandola da lontano. Hanno rielaborato il loro background musicale, senza rimanerne sopraffatti. Senza strafare sono arrivati ad un risultato piacevole, ma soprattutto genuino.
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La recensione Primochef del Cosmo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-05-30 00:00:00
COMMENTI (6)
Si anche secondo me la Chiari ne' ha calate un bel po' prima di scrivere certe stronzate....Lo scenario rock Isolano ha prodotto negli ultimi....???? Nn ha mai prodotto un cazzo....da ridere i Bertas, i Collage ed altri senza poi considerare i pseudo artisti locali come Marras o Urgu....dimenticavo poi il fiore all'occhiello i PMI che ridereeee....se poi la Chiari pensa che sia il nome a fare la band e non il prodotto che la band propone beh allora credo che debba cambiare spacciatore....gli Chefs come tutte le pseudo bands sarde e Italiane mancano di cretivita',personalita',originalita' e se cosi non fosse potrebbero chiamarsi anche Aiuto cuoco, Lavapiatti o Lavabicchieri verrebbero ugualmente apprezzate....Chiari? Se proprio dobbiamo parlare seriamente di creativita' la musica Italiana nel mondo oggi e' nota principalmente non solo per la lirica e l opera ma anche per due artisti isolani...i Paoli...Paolo Fresu e Paolo Angeli informati e saprai cos hanno fatto questi due Signori...il tuo rock Chiari non esiste, per ora, ne' in Sardegna ne' in Italia quello che c'e' fa' solo pena.....Italianita' cantautoriale?I riff di chitarra accompagnano una voce che ha padronanza dei suoi pregi e difetti e, senza cadute di stile o strani virtuisismi, passa da ritmi sostenuti a ballate romantiche........hahahahahah Ma andate a cagareeee cosi' la Chiari gli da' un bel pugno
"Estasi Pura" è pura droga.
"Estasi Pura" è pura droga.
Perchè no? la genuinità di una buona composizione. Per fortuna, oltre ai tanti gruppi indyesnob tutti ammassati sulla dogana Italia-Londra senza visto d'ingresso, c'è qualcuno in Sardegna che si limita a cercare semplicemente un testo efficace e una bella melodia...che poi sono le cose più difficili da trovare! Auguro alla band di riuscire a raffinare i suoni, a renderli più ecclettici e meno scontati e infine di riuscire a fare breccia. Per il resto la strada è azzeccata. In bocca al lupo! :)
Quel promo digitale è stato inserito dal gruppo.
Non capisco perchè mettere dei promo digitali che in realtà non funzionano.
Almeno a me.