Inutile nascondere che qui in redazione abbiamo sempre avuto un debole per la vivacità artistica dei Samsara, band ferrarese che da qualche anno sta percorrendo un sentiero sonoro molto rischioso per la nostra terra e che quasi mai ha dato grandi soddisfazione di pubblico a coloro che hanno tentato questa strada.
Portare in auge il crossover italico e' impresa difficile, considerando che i termini di paragone sono i mostri sacri americani, che ormai riempiono anche gli spazi delle top ten piu' commerciali, cosa che in teoria potrebbe riflettersi in modo positivo se solo le nostre etichette avessero politiche discografiche piu' ariose e lungimiranti verso i talenti di casa nostra.
Comunque, anche grazie al lavoro della Crash, pare che anche in Italia si stia formando uno zoccolo duro di band che propongono il crossover e il newmetal in maniera piuttosto interessante e convincente e i Samsara sono sicuramente una di queste.
Il promo in questione costituisce la svolta in chiave melodica dei ragazzi di Ferrara che, pur non abbandonando la loro peculiare carica energetica, puntano a costruire atmosfere piu' calde ed emotive rispetto a quelle impetuose del passato.
Cinque brani convincenti che, senza esagerare in originalita', riescono a imporre una personalita' capace di renderli intriganti e coinvolgenti.
Basso corposo e graffiante, chitarre potenti e schiumose con alcune aperture pulite e taglienti, ritmica in controtempo con cambi di direzione sapientemente controllati, rabbia e melodia mescolati insieme in piacevole contrapposizione.
Mi ha colpito davvero la "incubusiana" Critica Fragilita', brano della vera svolta artistica, che potrebbe tranquillamente entrare nelle playlist delle maggiori rock radio italiane.
Seppur in parte ancora legati all'hardcore, non sfigurano nemmeno gli altri brani, che a tratti lasciano senza fiato per la tensione che riescono a generare, riuscendo a "crescere" con grande temperamento, anche grazie al cantato in italiano che alterna rapcore a vocalizzazioni piu' ariose e dal sapore vagamente "pattoniano".
Se a tutto questo aggiungiamo un missaggio quasi impeccabile, arrangiamenti intelligenti e una grafica accattivante e futuristica, otteniamo un promo a cui manca davvero poco per essere confezionato e posto in vendita.
Tutti gli "americanized" (i.e.:Incubus, Slipknot, RATM, Korn, Limp Bizkit, Deftones, System of a Down...) dovrebbero provare a dedicare almeno un ascolto ai Samsara, con il rischio di trovare una fonte inaspettata di soddisfazioni...
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La recensione Promo 2000 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-09-29 00:00:00
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