Questo disco dei G. I. Joe è uscito solo su musicassetta in tiratura limitatissima a 70 copie, per la nostrana NO=FI Recordings. Il duo trevigiano trapiantato a Bologna è ormai riconosciuto come noise band affermata, grazie anche ai frequenti ed estenuanti tour in giro per l’Europa. Durante l’ascolto siamo subito assaltati da un urto sonoro di furioso noise matematico, affine a quello degli irraggiungibili semidei di Providence, ovvero i Lightning Bolt. Il pezzo seguente ci porta in territori ambientali, dove il magma industriale del basso domina la scena.
In chiusura si ritorna allo schema con basso e batteria che pestano tempi rigorosamente dispari e iperveloci. I riferimenti sono sempre quelli e anche il suono del Japanoise più concreto e rituale, in primis i Ruins, è sempre presente con tutta la sua violenza e il suo ossessivo estremismo. Una registrazione veramente underground che ben inquadra l’eccellente stato attuale della forza dell’arte sonica dei nostri G.I.Joe.
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