Meno di venti minuti, cinque canzoni e tanti calci in bocca per tutti, anche per te: il Torquemada, power trio from Bergamo, dimostra di aver affinato istinto e visione dopo un esordio buono ma forse ancora un po' di maniera (e d'altronde, per quasi il 90% dei gruppi va così).
Ad intrigare, oltre ai canonici gorghi di violenza distorta e le scottanti stilettate stoner, è l'approccio "bevuto" e volontariamente arrogante con cui il gruppo si dimena davanti all'ascoltatore: la voce sgraziata del Torquemada ci provoca ("People") oppure, prendendo la mira prima di ordinare il fuoco, sembra concederci beffardamente un attimo di quiete prima della tempesta ("The Killer"). Non solo cieca violenza dunque, ma un piglio smaliziato e caciarone che può solo far bene a certe spigolature di un genere ultra-inflazionato e, diciamolo, anche un po' démodé.
Se è vero che oggigiorno lo scettro insanguinato che fu degli One Dimensional Man è saldamente nelle mani dei marziali Red Worm's Farm, bisogna continuare a tenere d'occhio questo terzetto di ragazzacci orobici: non ancora pienamente compiuti, ma molto sopra la media e con un bagaglio live di tutto rispetto. L'impressione è che stiano ancora crescendo, registrazione dopo registrazione. E, lasciatemelo dire, splendidamente "malato" l'artwork curato da Emanuele Sferruzza.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.