Pop rock con spruzzate d'elettronica. Un buon lavoro, che però non lascia il segno
La bellissima voce di Elisa Arcamone - tenue, candida e dolce, è la scossa più intrigante di questo album, peccato che spesso rimanga intrappolata in un modello che ha come riferimento la Carmen Consoli di "Mediamente isterica" o "Confusa e felice", Elisa o Mara Redeghieri degli Üstmamò.
L’architettura sonora che tiene in piedi le canzoni è da associare alla più classica definizione di pop rock, mischiata con qualche base elettronica qua e là. A volte arrangiamenti un po’ troppo complessi diventano qualcosa di dispersivo, che copre le melodie cantate, ma nel complesso il disco scivola via liscio e l’atmosfera costruita nel primo brano si mantiene fino alla fine. Il classico album in cui tutto suona bene - anche grazie a ottimi musicisti e a una buona produzione, ma la personalità si confonde o addirittura non si vede proprio.
Pochi episodi fuori dalle righe ("Un bianco inutile", "Per Oggi", che sembra una versione più commerciale di quello che furono gli Üstmamò), i testi sono tanto onirici quanto introspettivi: considerazioni individuali che lascio giudicare al gusto dell’ascoltatore, ma che a me sembrano talvolta delle metafore stucchevoli con un retrogusto di già sentito. Il primo ascolto può sembrare poco incisivo, non colpisce al punto da guardare al progetto con più interesse, ma sarebbe sbagliato perché qualcosa di piacevole c’è: "In silenzio", per citare un titolo, è una canzone davvero notevole.
La sensazione è che i pezzi messi assieme dai Rec nella scaletta di "Stati d’animo" non sfigurerebbero nel palinsesto di qualsiasi radio commerciale italiana, ma probabilmente non farebbero presa sul pubblico. Le qualità ci sono, spero in futuri sviluppi.
---
La recensione Stati d'animo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-02 00:00:00
COMMENTI (1)
:-)