Anni ’80, Battisti cantava “Scusi lei, mi ama o no?”. Una generazione intera di pop-lovers italiani c’ha marciato un bel po’ con quella canzone. Tricarico fa il salto. Lui accetta l’Amore e si spinge oltre: alla paternità, ai Natali sotto l’albero luccicoso, con una visione quasi limpida, prima a due, poi sicuramente a tre, almeno per cominciare. Un semplice esempio.
Immaginazione o desiderio? E se optassimo per l’immaginazione, come non perderci nella visione naif un po’ infantile ma senz’altro pura e disincantata? Questo l’atteggiamento che scorre in ogni canzone, che chiede risposte a domande paradossali rispondendosi che comunque “sono contento, perché non lo so” (“Pomodoro”). Chè a farsi domande più complicate ci si ritrova nell’età adulta potenzialmente disarmati. Eppure Tricarico non può dirsi totalmente inerme, non solo grazie a testi diretti nella loro semplicità, c’è qualcosa in più anche nella musica che offre. Si può dire superata la fase dell’ “esperienza quasi scarna”, molto più legata a quei suoni elettronici che la facevano da padrone nei precedenti lavori. Così che la musica si gonfia di vibrazioni effettivamente analogiche, e rende, col suo piglio ispiratissimo ma non succube al nazional-popolare, quella consistenza a certi panorami che rischierebbero di sembrare troppo lontani ed eterei.
“L’amore, la credibilità, la fiducia, si conquistano con i fatti, non con le parole” (“Cosa Vuoi Adesso”), allora consideriamolo davvero come un “fatto” questo album. Lavoro maturo e bambino che pesca a piena mani dai nomi più importanti della musica italiana che va piano con la lingua e con la sicurezza e lascia in noi un piacere d’ascolto che quasi avevamo dimenticato. “Almeno nella mente, libero veramente” (“Libero”).
E anche se “La Situazione Non E’ Buona” (ricordiamolo che Tricarico è stato anche autore per Celentano) “c’è sempre un’altra possibilità” (“Un’Altra Possibilità”).
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La recensione Giglio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-04-23 00:00:00
COMMENTI (1)
Per quanto mi riguarda è ancora in bilico: non capisco se sia un genio, un cialtrone o risponda - senza troppe glorie - al ritratto che ne fa Elisabetta.