Da qualche tempo la Romagna ha cominciato ad occupare un posto importantissimo nella musica di casa nostra. Stare ad elencare nomi e dischi è squisitamente superfluo, ma ogni volta ci si sorprende di quanti bei lavori escano da quelle province. Nel caso degli Amycanbe poi, più che di una sorpresa si tratta di uno svenimento. Perché non capita spesso di trovare in un disco così tante buone idee, insieme a così tanto talento. "Being A Grown-Up Sure Is Complicated" è l'esordio che segue di un paio d'anni il loro precedente "Yellow Suite ep", cinque tracce d'acquolina in bocca per una folta schiera di estimatori.
Si riprende il filo del discorso e si intesse, insieme a quel magnifico folk pop da salotto, una trama cristallina di arrangiamenti precisi e limpidi che allargano i confini delle piccole composizioni, da accenni pastello a panorami d'ambiente completi di tutti i particolari. Un folk d'atmosfera il loro, che parte dal divano per poi uscire via dalla finestra e raggiungere i campi, le spiagge, le strade, le giornate da ricordare. Si sente nell'ambiente caldo di chitarre e pianoforti, di batteria viva solo a punteggiare i contorni, di fiati che stendono dolcezza negli interstizi tra le parole e nell'elettronichina occasionale che diverte e sporca il tutto di naïvété degli anni zero. Si sente nel soffio jazz in sordina che sottende tutte le tracce e le fa vibrare in eleganza, e si sente nella strabiliante voce di Francesca Amati che non si finisce mai di apprezzare, delicata e insieme ruvida, perla che da splendore ad un sound già di per sé raffinato e malinconico. Pezzi come "The Song Of Matthew And Mark", "Down Under" o "Killer Bees" hanno un fascino e una freschezza che quasi mai si è sentita nel pop di casa nostra, e speriamo sia solo il preludio di qualcosa ancor più entusiasmante. Qualcuno potrà sorprendersi di questa recensione obiettando che il disco data a svariati mesi fa; in effetti è stato pubblicato dall'inglese Dancing Turtle nello scorso Novembre 2007, ma non è mai stato distribuito in Italia.
Il fatto è che, semplicemente, ci siamo stancati di aspettare. Perché gli Amycanbe suonano dolci come un’intuizione che resta sulle labbra, e si scioglie in sorriso nel gusto di un folk pop che scalda il cuore.
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