Fanno le cose per bene i Violle, su questo non ci sono dubbi. Anzitutto il loro ep è stato stampato professionalmente, oltretutto in una confezione da cd singolo. Poi, per meglio promuoverlo, è stata fondata dal gruppo stesso un’etichetta discografica, la Made in Globe. Infine, ciliegina sulla torta, il loro book è non solo professionale, ma anche graficamente molto bello. Magari non saranno cose fondamentali, ma danno comunque l’idea di quanto la band sia disposta ad investire, in termini sia di tempo che di vil denaro, in questo progetto. Detto questo, passiamo alla musica, che è quella che fa la differenza.Tutti e quattro i brani del singolo sono abbastanza chiaramente influenzati dai Marlene Kuntz e quindi, di riflesso, dai Sonic Youth, sebbene sia evidente il tentativo di crearsi una propria identità musicale che prescinda dai modelli in questione. La prima traccia, “Lentamente”, è caratterizzata da un drumming nervoso e da un efficace arrangiamento di chitarre, sempre al limite della dissonanza, per poi virare verso atmosfere più soft. Abbastanza cupa è la successiva “Di Cuore e di Senno”, che, musicalmente parlando, non si discosta molto dal brano precedente, pur mantenendosi su ottimi livelli. Molto appropriato l’uso della distorsione sulla voce nel ritornello. Con “Le Mie Vertigini”, l’atmosfera si fa un po’ più noise, grazie ad un cantato incalzante, ma non privo di aperture melodiche, e ad una ritmica decisamente irrequieta. In chiusura “Respiro Indegnamente”, il brano più riflessivo e intenso della raccolta, alternativamente delicato e potente.
In conclusione, un lavoro decisamente maturo, ben registrato ed eseguito. Ora non resta che aspettare e vedere se il gruppo riuscirà a mantenere quanto finora promesso. Noi ci contiamo.
---
La recensione Le mie vertigini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-10-05 00:00:00
COMMENTI