Lilli Burlero
S/t 2008 - Cantautoriale

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Lilli Burlero da Rimini presenta una raccolta che copre circa 3 anni, undici pezzi e molteplici universi. Documentazione di quello che è stato e anteprima di un disco di prossima uscita. Da questi brani si può cogliere il percorso tenuto dal cantautore, partito da un folk in punta di chitarra e con forti ascendenze d’oltreoceano, passato attraverso una narrazione in lingua italiana dalle tematiche tutt’altro che leggere e approdato infine ad un folk che non nasconde i propri trascorsi ma che punta con maggior forza al pop.

Questo viaggio viene in realtà compiuto a ritroso, perché l’album si apre con la voce di Davide 'Brace' Rastelli che invita a seguire un carrozzone circense che verrà allestito nel corso del 2008. Dello stesso pacchetto fanno parte anche le successive due tracce, rispettivamente la più brutta e la più bella di tutto il lavoro. “Il cimitero di bambole” è infatti un pezzo stanco, prevedibile, fuori metrica e didascalico, mentre “Il chiosco” è frizzante, branduardesco, malizioso ed efficace. L’incrocio di queste direttrici non si sa cosa possa portare, ma in prospettiva il risultato parrebbe molto diverso dai toni seri, aulici e strettamente narrativi della successiva tripletta, all’interno della quale spicca “San Leo”. Giusto un assaggio, per poi tuffarsi nella fase esterofila e in atmosfere ancora diverse, più dilatate e cupe.

Una ricognizione doverosa per spiegare la difficoltà nello scrivere di questo disco: periodi differenti, musiche distanti. Un abisso separa la giocosità de “Il Divertimondo” dalla rarefazione di “Memories of a War and a Butterfly”: in mezzo c’è bravura, intelligenza e fondamentalmente una sola caduta. Per poter fare un discorso meno frammentario e più organico, si resta in attesa del disco che verrà.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.