Side project industrial ambient per Devis del Teatro Satanico. Per chi non conoscesse Teatro Satanico, si tratta di un progetto che opera soprattutto per via di edizioni ultra limitate che si muovono nell’ambiente industrial, noise ed affini, con un cipiglio satanista che a tratti ha saputo produrre episodi davvero inquietanti (ricordo “Marta”, sentita chissà dove, e “Delirio Sifilitico”).
L’inizio di “Dämonische” è riconducibile a questa esperienza, quasi un trait d'union tra lo stile usuale di Devis, deliri e discorsi più o meno intelligibili che si celano dietro una coltre sonora opprimente, ed i frinii con pulsazioni in loop ben più ambientali e permeabili che caratterizzano questo disco. Apre una minimale e programmatica “Verbo è vero”, in cui un discorso sulla Parola si dipana su un sottile tappeto acido e pulsante che proseguirà poi sino alla caustica “Dämonische ist dasjenige …”. Da qui il carattere industrial riemerge dalle algide trame per introdurre "Lucifero", brano che canta della caduta dell'angelo, e la seconda metà del disco, che si pone in contrasto con la prima andando ad immergersi in atmosfere più aggressive, dense e stritolanti, in linea con i lavori di act noise come i Genocide Organ.
Nel complesso un buono sforzo, un ascolto piacevole e certo più ispirato di molti dischi dark ambient che escono oggigiorno. Il dettaglio delle sonorità proposte piace, come piace il bilanciamento tra i passaggi più sottili e quelli più stridenti. Rimane materiale per orecchie preparate.
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La recensione Dämonische di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-08-27 00:00:00
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