Da Heidi all'alternative rock verrebbe da dire. La signorina Rottenmeier si presenta alle nostre orecchie acida come la governante del noto cartone, ma un tantino meno severa. Questo demo promozionale, registrato interamente nella sala prove del gruppo con discreti risultati, ci propone un rock secco ed energico, ricco di suoni corrosivi e graffianti che però paga lo scotto di risentire un pò troppo delle evidenti influenze musicali della band. Il pezzo di apertura, ad esempio, col suo riff frenetico, non stonerebbe affatto in un disco dei primi Verdena, mentre nella bella seconda traccia la voce di Giorgio si perde in falsetti stile Manuel Agnelli e Carmen Consoli. Beh, ai ragazzi il rock italiano piace e non esitano a farcelo capire, mettendo insieme sette canzoni piuttosto ben riuscite ma che alla lunga tendono leggermente a stancare e danno un pò la sensazione del già sentito. Citazioni a parte, i testi risultano carini, spesso ironici e alquanto originali. Insomma, tutto sommato ci si trova di fronte a un buon disco anche se poco personale stilisticamente parlando. La signorina Rottenmeier, a mio parere, è ancora in cerca di una vera e propria identità. Un applauso di incoraggiamento, dunque. Forza ragazzi, potete fare di più!
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