Premiata Forneria Marconi (PFM) Serendipity 2000 - Rock, Progressive

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Quasi con timore reverenziale mi accingo a spendere parole su una leggenda della musica italiana e non solo. La Premiata Forneria Marconi e' tornata a far sentire la propria imponente voce e devo ammettere che forse ce n'era bisogno.

Per motivi d'eta' e di attitudine personale, non ho seguito tutto l'iter artistico di questa formazione e forse per questo verra' fuori una recensione divincolata da condizionamenti e riferimenti al passato, limitata a fotografare la genialita' contenuta in questo Serendipity.

Tutt'altro che arruginita dal tempo, la PFM appare in stato di grazia e colpisce con una sequenza di brani suggestivi, evitando ogni riempitivo, per proporre cinquanta minuti assolutamente densi di emozione.

Impreciso parlare di progressive, quasi irriverente definirlo crossover, sbagliato chiamarlo pop-rock... eppure gli undici affreschi dipinti dalla PFM contengono tutto questo e altro ancora...

La tavolozza dei colori viene attinta in ogni sua sfumatura, con pennellate oblique e puntiformi, ora smussate ora appuntite. Una serie di immagini sovrapposte che sorreggono una dimensione sonora in cui lasciarsi trasportare dalle onde sprigionate da Di Cioccio, Djivas, Mussida e Premoli.

L'ascolto di Serendipity dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la completezza della PFM, capace di domare l'elettronica e le chitarre, i campionamenti e le percussioni, gli archi classici e la sperimentazione ritmica, la psichedelia e il rumore. Atteggiamenti diversi ma legati da un sottile filo melodico.

Undici mondi da esplorare, ognuno sorretto dalle proprie leggi, ma tutti mossi da un'imprevedibilita' che non permette di avere la visione completa di un brano fin quando non lo si ascolta in ogni sua nota.

Un album elaborato, con arrangiamenti raffinati ma potenti ed una varieta' di suoni difficilmente riscontrabile in altre produzioni italiane.

La stesura delle liriche, avvenuta spesso a quattro mani con artisti come D.Silvestri e F.Battiato, ha dato vita a testi eterogenei, ipnotici e visionari, che quasi rivendicano una propria indipendenza letteraria.

Per i piu' giovani che non conoscono la PFM, Serendipity diventa non solo consigliato, ma quasi indispensabile.

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La recensione Serendipity di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-10-15 00:00:00

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