Che senso ha proporre ancora adesso un disco che pesca a piene mani dal patrimonio della musica folk italiana, spaziando dai Modena City Ramblers alla Bandabardò?
A quanto pare i Rein devono essersi data una risposta eccezionalmente valida, perchè non solo hanno prodotto un cd, ma si sono lanciati nella realizzazione di un doppio, “Occidente”. L'album è ricco di riferimenti e richiami a differenti tradizioni musicali. Chiudendo gli occhi può capitare di venire trascinati nelle calde e polverose piazze del Sud America, oppure in un colorato boulevard parigino. Anche se a trionfare su tutti è l'amore e l'omaggio all'Irlanda e alla sua cultura musicale, con ritmi ska che tengono alto il ritmo della canzone e spingono l'ascoltatore a mettersi a saltellare come un deficiente in giro per casa.
Sicuramente un cd dedicato agli amanti del genere, per chi odia il folk, odia la sinistra e in generale gli stan proprio sul cazzo i gruppi da concerto del primo maggio è pregato di astenersi. Per tutti gli altri, la possibilità di fare un piccolo viaggio restando comodamente seduti sulla poltrona, a orecchie spalancate, è una tentazione incredibilmente bella per rinunciare.
Le canzoni sono piccole istantanee a sé stanti, piccoli quadretti a dipingere una particolare sensazione o emozione o semplicemente un luogo. Sono storie, senza troppi punti in comune se non quello del viaggio. Anche quando vengono affrontate tematiche più politiche, come ad esempio in “Genova” in riferimento alle giornate del G8, non scivolano mai in banalità e frasi già sentite. Il tutto è immerso in una leggera nuvola di poesia, toccante e sincera.
Da sottolineare che il cd non è registrato alla Siae, ma le canzoni sono rilasciate tramite licenza Creative Commons, il che rende possibile duplicare il cd, legalmente. Ripeto legalmente. Basta non utilizzare le canzoni per fini commerciali. Questo si che è un bel modo per diffondere la musica. Amare così tanto le proprie canzoni da preferire che vadano in giro anche su cd masterizzati o lettori mp3, piuttosto che lasciare pile di cd a prendere polvere negli scaffali dei negozi. E in questo cd si sente l'amore per la musica, la gioia nel farla. Infatti il disco pullula di ospiti, come un'allegra comune musicale, dedita a divertire e divertirsi. Un disco di sognatori per sognatori. Un disco per gente che, come viene detto in “Discorsi a vapore”, “si è innamorato di una ragazza che vorrebbe essere Ameliè Poulain”.
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