Paolo Conte
Psiche 2008 - Cantautoriale, Jazz

Psiche

Paolo Conte sta invecchiando, e noi con lui. La malinconia circense e teatrale si fa largo con forza, con una pace che non sembra rassegnazione, ma consapevolezza ed equilibrio. Ludica anche e spesso. Complicata di più, la vita. Canzoni di enigmi che non hanno assolutamente voglia di essere risolti. Immagini che sono film, suoni che sono esperienze, rantoli che sono canti. Intimo e poetico, innamorato folle nel combinare le parole, più morbido nelle melodie scomode, è un Paolo Conte che per Amore si disinteressa di chi ascolta. Non gli facilita nulla. Lo culla raccontandogli i suoi sogni senza filtro. E per apprezzare questo, serve lasciarsi andare, al passo dei cavalli, al tramonto, verso nord, lontani da piscine gialle e nere, vicini al vento, a una discesa in bici, a una pioggia spagnola che cade sopra Berlino. Chiaro. "Psiche" è un disco etereo che apre un mondo di danze, musiche e amori sussurrati, appassionati, difficili, antichi, di un linguaggio sibillino pieno di vita semplice. Oscuro. Ma non sono rebus, sono solo canzoni - alcune molto belle, altre meno - e leggende di un artista con un'immaginazione straordinaria e una capacità compositiva superiore. Basta chiudere gli occhi ancora. Paolo Conte sta invecchiando, e noi con lui.

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