I Soglia del Dolore sono un gruppo punk wave friulano nato nel 1982 e scioltosi un paio di anni dopo, ancor prima che l’EP di esordio raggiungesse le stampe. Curioso quindi vedere come i suoi membri, a più di vent’anni di distanza, abbiano deciso di dissotterrare l’ascia di guerra e riportare la band alla luce. Non certo i primi a tentare il ritorno, i Soglia del Dolore lo fanno però con convinzione, armati di ben cinquanta minuti di nuovi brani stampati per la Final Muzik, etichetta dedita solitamente a sonorità industrial ambient.
“2984”, titolo ispirato ad Orwell, è un misto di pulsioni anarchiche ed ecologiste. Le caratteristiche che saltano subito all’orecchio oltre al sound spesso lineare e scarno sono la voce sguaiata e stonata, spesso declamatoria e teatrale (“Non voglio”, “Chernobyl”), la seconda voce femminile (“Alternativo standard”, “Inverno nucleare”) e l’uso del sax, che regala momenti davvero azzeccati (“Superstringhe”). Il tutto è al servizio di un punk grezzo e sgranato, con testi a tratti deliranti.
Nel complesso dopo più ascolti l’album non è affatto male. Certo, su cinquanta minuti qualcosa poteva essere lasciato da parte, e lo stile del cantato è perlomeno particolare. Ma materiale buono c’è. Se vi piace il punk che fu date un ascolto.
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La recensione 2984 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-09-18 00:00:00
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