Vi ricordate "L.A. Blues" degli Stooges? Ma sì, la canzone che chiude "Funhouse", quella in cui il sax di Steven Mckay traffigge un rantolante Iggy mentre il resto del gruppo scatena intorno l'inferno...
Ebbene, incredibilmente i Movie Star Junkies riescono a ricreare nei loro pezzi quell'atmosfera da terra desolata: da Torino punk blues destrutturato, minimale e ululato, canzoni dal sapore randagio che si perdono nella notte affamate di groove, pelli scheletrite che danzano sciamaniche davanti al falò del rock'n'roll... Formazione aperta, qua e là compare un sax scottante, a volte un'armonica, a volte una tastiera analogica spremuta fino a sanguinare. Il cantante poi è in preda a raptus emotivi e nevrastenici che neanche Nick Cave nei Birthday Party... Ok, forse sto esagerando ma sono veramente uno dei gruppi italiani più eccitanti che ho sentito negli ultimi due anni: perchè là dove non arriva la loro tecnica basilare, ci pensa un'attitudine disastrata ma irrefrenabile a mantenere altissima la concentrazione dell'ascoltatore.
Movie Star Junkies: un "Pasto Nudo" per intossicarsi tutto d'un fiato, da tenere d'occhio (questo disco è in realtà una raccolta di mini Cd, 10 e 7 pollici stampati per i loro epici tour europei degli ultimi due anni: attendo con molta, molta fiducia il loro "vero" esordio ufficiale).
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La recensione Movie Star Junkies di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-09-17 00:00:00
COMMENTI (1)
finalmente!!!:):):)
anche io aspetto il disco con ansia