E' un po' post-rock e un po' funky questo "Irregularity of four", album che alterna ruvidi riff di chitarra a suoni nettamente più acustici. Tra i sei brani spicca la title-track così come "Start the revolution", entrambi strutturati in un crescendo di suoni che fioriscono verso la fine. I testi sono tutti in inglese e dall'apparente significato ricercato, la pronuncia però li penalizza parecchio allontanandoli dai nomi che hanno scelto come prima ispirazione (Nirvana e Pearl Jam su tutti).
Alcune idee sembrano ripetitive, forse a causa del fare affidamento su un numero ristretto di influenze ritmiche già sentite e risentite. Manca un po' di originalità e sicuramente non sarà l'album che li porterà al successo, ma sembra essere un buon punto di partenza per lo meno.
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La recensione Irregularity of Four di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-11-11 00:00:00
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