E' un ottimo esordio quello dei Lads Who Lunch, quartetto romano d'adozione formato da due casertani, un veneziano e un francese. Ma nonostante i ¾ del gruppo facciano parte della nostra ridente penisola, le loro sonorità sembrano decisamente estere, sospese tra Londra e Brooklyn. Ciò che più si apprezza dei brani è la variazione di ritmo e velocità: nello stesso pezzo si passa dalle atmosfere di un bosco psichedelico a schitarrate decise e suoni distorti, per un risultato cangiante mai sporco e sapientemente controllato.
Nel primo brano, "Dust", emerge la potente voce del cantante, Mariano, che ricorda un po' i virtuosismi vocali di Matt Bellamy dei Muse. "Wake Up" è una ballatona un po' troppo somigliante a "Trouble" dei Coldplay, con un intro di pianoforte capace di destare immediatamente i sogni di molte fanciulle e un infinito finale che rimanda ai Radiohead. Si avverte anche l'influenza di Billy Corgan per come in certi punti si trascina la voce e dei Placebo, soprattutto nell'ultimo pezzo "Instead Of".
Malgrado questi riferimenti a volte siano un po' troppo riconoscibili fra le note dei L.W.L., il risultato che si ottiene è piuttosto originale e soprattutto, mi ripeto, non per niente riconducibile ad una band italiana. Sarà un pregio o un difetto? Di sicuro è un buon punto di partenza che esprime le potenzialità di un gruppo che in un ipotetico futuro potrebbe affacciarsi su un mercato al di fuori dei nostri confini, con dei brani ricercati e complessi ma allo stesso tempo con possibili sbocchi commerciali.
Sicuramente il popolo sofisticato dell'indie non sarà d'accordo, ma a volte un'attitudine popular può avere effetti sorprendentemente piacevoli e fare breccia nel cuore di chi ascolta.
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La recensione Lads Who Lunch - Demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-11-28 00:00:00
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