Che differenza c'è tra ascoltare un album in mp3 scaricato dalla rete o farlo attraverso un Cd con tanto di copertina ed interni? Voi direte: "La qualità audio". Sicuramente. Io aggiungo di più: la differenza sta anche nel poter iniziare ad ascoltare il materiale guardando la copertina e sfogliando il book. Il caso dei Rolling Gangsters è esemplificativo. La copertina rimanda all'iconografia dei Guns n' Roses: capelli lunghi, tatuaggi, orecchini vistosi, magliette nere smanicate ci danno solamente un assaggio del rock fatto di riff in 4/4 che andremo a scoprire di li a poco. La band sarda non ha assolutamente la pretesa di reinventare un genere, ma ha come unico obiettivo ripetere in maniera personale quello che è stato l'hard rock dei primi anni 90. Buona la tecnica, pregevole la grinta e discutibile la scelta da parte del vocalist di preferire, in 2 pezzi su 3, un falsetto sporco e rauco invece che la voce piena e corposa utilizzata in "Baby ride". Per ora il risultato è positivo, aspetto l'album intero per completare il mio giudizio.
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La recensione Rolling Gangster di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-10-07 00:00:00
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:[ Alla Grande