Ascolto e riascolto questo piccolo promo, ma non riesco a sobbalzare nemmeno per un secondo durante lo svolgersi delle quattro tracce prodotte dagli Emme4.
E dire che i cinque ragazzi si tuffano all'interno di un turbinio di sonorita' dense e fragorose, ma non riescono a creare una vera anima capace di catturare l'attenzione con le sue movenze.
Volendo procedere per etichette potremmo affibiargli quella di stoner band, seppur con qualche timido tentativo di contaminazione.
Come da copione, le trame strumentali si estendono su chitarre ampiamente sature e arricchite con poderosi effetti, costruendo muri di suono spesso poggiati su un tappeto di tastiere, atte a fornire calore a una musica altrimenti cruda per sua natura.
La ritmica e' aggressiva e sincopata e disegna saliscendi nei quali la melodia viene costantemente violentata; le liriche sono rigorosamente in inglese, ma non sembrano sempre azzeccate le pronunce, ne' possono definirsi particolarmente interessanti i gorgheggi vocali del cantante, dotato comunque di un'ottima presenza.
Insomma e' giusto ammettere che gli Emme4 spaccano davvero, suonano tosti ed affiatati, ma il lato compositivo lascia piu' di un dubbio, trasportandomi un senso di asetticita' nonche' la strana sensazione di voler apparire per forza di cose una band straniera.
Visto il genere, le speranze di successo in Italia sono prossime allo zero, ma all'estero la concorrenza appare ancora troppo forte per questi ragazzi.
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La recensione Something Strange di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-10-24 00:00:00
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