Interessante... bisogna ammetterlo, Ama-n-tide e' un album discretamente ricco di spunti attraenti, che spingono a intravedere spiragli interessanti per questa formazione dal nome misterioso: Avvolte Kristedha.
Diciamo subito che Germi degli Afterhours e' il punto di partenza, sia per le sonorita' che per l'interpretazione vocale, davvero vicina al M.Agnelli irruento dei primi tempi... andando a fondo si avverte anche un certo alone ferrettiano che compare qua e la...
Solitamente approcci del genere lasciano la fastidiosa sensazione di forzata alternativita' ed in effetti questo accade talvolta durante lo scorrimento di questo CD, anche se nel complesso le composizioni riescono a divincolarsi e sfuggire dalla semplice clonazione, ritagliandosi un proprio spazio, seppur non completamene autonomo.
Con sfumature ombrose e una predisposizione rumorosa, le nove composizioni si sbarazzano di ogni riferimento alla dolcezza, cercando di imporre un rock tendenzialmente rallentato e tenebroso ma estremamente rabbioso.
La sospensione ritmica fornisce alla chitarre un carattere turbato, con costanti distorsioni e qualche fraseggio stonato, rimanendo comunque vicino a una certa coerenza melodica.
Come gia detto, la voce assume un ruole fondamentale ma a volte risulta davvero fastidiosa l'esagerata voglia di raggiungere il tono di Manuel, artista peraltro ricercato anche in fase di stesura delle liriche, molto inquiete e poco lineari nella struttura.
Buona la registrazione, con arrangiamenti graffianti e a tratti molto raffinati.
Gli Avvolte Kristedha sembrano potenzialmente in grado di sprigionare massicce dosi di talento, ma devono necessariamente estraniarsi dai riferimenti agli Afterhours, lasciandosi andare senza timore agli aspetti piu' originali presenti in questo promettente Ama-n-tide.
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La recensione Ama-n-tide di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-10-27 00:00:00
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