Un animo cupo e ombroso come quello di Nick Cave e una voce piena e roca alla Tom Waits danno vita insieme ad un album dalle emozioni struggenti. Il progetto solista del torinese Alessio Casalini si rivela intenso e dissonante, a tratti stridente con bagliori melodici improvvisi. È una fotografia in bianco e nero in una casa di campagna, una colonna sonora di una nostalgia intensa in un giorno di pioggia. Ci si immerge in queste sonorità, sentendole proprie, sentendole farsi largo nelle vene, in una condizione di estatico trasporto, eco a David Sylvian. E' un lavoro avvolgente e sfuggente, in modo ermeneutico ci denuda lasciandoci di fronte alle nostre paure e ai nostri ricordi, sulle cui note ci addormentiamo come avvolti in una coperta calda. Merito assoluto va all'autore, che con pazienza certosina mette in campo tutte le sue capacità strumentali e confeziona pezzo dopo pezzo. Da solo, come a voler sottolineare ancora la dimensione migliore per capirlo ed apprezzarlo.
"Introduction" è il titolo di miglior auspicio, che fa sperare e attendere in nuovi capitoli di un episodio musicale intimista e pieno di inaspettate rivelazioni.
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La recensione Introduction di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-27 00:00:00
COMMENTI (1)
minimal interessante.
forse un po' troppo scomodare cave, waits e sylvian..