2Novembre
Bellorio 2008 - Acustico

Bellorio
19/03/2009 Scritto da Shadia

Immaginatevi che gli Alice In Chains si fondano con i Metallica in una specie di unione musical/spirituale. Immaginatevi che ci finisca pure uno sputacchio di sano vecchio punk, a contaminare per bene il tutto. Ora, mettetevi nei miei panni: non vi sarà difficile scusare il mio imbarazzo nel definire con precisione tal creatura. Due cose le so di sicuro: primo, che qualsiasi cosa sia è bella incazzata; secondo, che il suo nome è "Bellorio", a firma della band genovese 2Novembre. Il tratto dominante del disco è una compatta e distorta tessitura ritmica, che, oltre a infondere nell'ascoltatore un crescente senso di claustrofobia, fa a sfondo ad un succedersi di testi violenti – ahimè a volte piuttosto adolescenziali - intercalati da lunghe e più rilassate parentesi strumentali, piccolo ma essenziale accenno di psichedelia. Il trio compie, con quest'album, un mirabile tentativo di approfondire mezzi espressivi che si pensava essere stati ormai spremuti fino al midollo, cercando un equilibrio tra l'insensata e malinconica rabbia del grunge e le vivaci prodezze tecniche dell'hard rock; proprio nell'aver saputo unire questi due intenti sta la forza e la novità del gruppo, che si destreggia magnificamente tra riff violenti, cupa melodia e buoni assoli di chitarra. "Quindi?", vi chiederete voi. Quindi, questi tre musicisti sono molto bravi, e il loro disco merita attenzione. Per il momento, però, starei attenta a gridare al miracolo, i tre hanno ancora molta strada da fare.

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