Sempre difficile trattare un gruppo come i Malena: perizia strumentale, arrangiamenti oliati, la voce regina del cantante Anthony che sale / che scende, booklet curato, registrazione SIAE, tanta tantissima enfasi nei testi ("La mia anima si eleva verso l'infinito e brucia di vita, non si arrenderà di nutrirsi dell'enfasi nello struggente attimo") per un rock italiano che flirta con certe forzature classicamente hard.
Il quartetto arriva da Brescia e il primo accostamento è automatico, Renga e i Timoria, ma più notturni e (ancora forzatamente) maudit: qua e là affiorano echi di Negrita che si perdono in mille rivoli di già sentito (irrequietezza grunge, chitarre ruggenti molto FM, languidi e disperati vocalizzi). Per ora rimane l'impressione di quattro amici che non sono ancora riusciti a trovare una strada comune da percorrere: le gambe ci sono, continuate a camminare.
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La recensione Malena di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-10-17 00:00:00
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