E' difficilmente inquadrabile l'intento degli alessandrini Sintomi di gioia che, in questo loro album d'esordio, possono vantare la collaborazione per la produzione artistica con Cristiano Lo Mele dei Perturbazione. "Segnalibro" appare come ibrido, in equilibrio tra citazioni tipicamente pop ("La nostra colazione") e pulsioni tendenti al prog-rock ("Come le scarpe"); senza un significato definito che dia un'impronta precisa al lavoro dall'inizio alla fine.
Le evoluzioni vocali risultano spesso forzate e concorrono, insieme a giri di chitarra apparentemente banali, a rendere poco sentita la carica che vorrebbe pervadere alcuni i pezzi. Ciò non toglie che gli arpeggi di violini e violoncelli, uniti alla fluidità del piano elettrico, ben si adattino alle atmosfere delicate che si percepiscono grazie ad ascolti successivi. Stralci di realtà quotidiana ed echi di lamenti esistenziali in perfetto stile Verdena si sommano al surrealismo agrodolce di Battiato o al grunge suadente dei Pearl Jam, sempre a confermare la non-classificabilità entro margini precisi cui accennavo all'inizio. Questo può sicuramente essere un pregio, soprattutto se serve a far emergere la qualità tecnica come in questo caso. In generale il prodotto risulta positivo e, dimostrando le capacità liriche e compositive della band, induce ad avere fiducia in queste prime intuizioni e a tenere d'occhio i Sintomi di gioia in futuro.
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La recensione Segnalibro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-09 00:00:00
COMMENTI (12)
Un bel mix di rock e poesia da ascoltare ad alto volume!! Siete grandi!:)
Grandissimo Alessandro Ciola per la produzione!
Bellissimo!
"mi baci col contagocce/mentre io ti cerco come le chiavi della macchina..." grandi sdg! :)
testi assolutamente toccanti, e grandissime sfumature musicali...da osservo nuvole a come le scarpe, passando da non puoi e la nebbia, ci sono un sacco di sonorità tutte diverse!!! grandi ragazzi, risaliamo la corrente..:]
Un disco molto bello, pieno di emozioni. Aspettiamo il prossimo :)
Mai banali, dotate di anima e ritmo, suoni ricercati ma che arrivano spontaneamente al cuore di chi li ascolta. Le canzoni dei Sintomi di Gioia ti danno una carezza per poi stupirti con un bello schiavo al momento giusto. Nella speranza che la creatività del genio non venga sempre riconosciuta in ritardo ma che possa esprimersi quando viva e forte...auguro un in bocca al lupo a questi ragazzi.
gran bel disco, belle canzoni, forse non immediatissime, ma dopo qualche ascolto vi accorgerete dello spessore artistico. mi piace molto il suono della sezione ritmica, davvero dotata di una botta devastante... grandi. :)
Parafrasando Platone "L'astronomia costringe l'anima a guardare oltre e ci conduce da un mondo ad un altro", I Sintomi di Gioia ottengono lo stesso risultato con la loro musica.
Contrariamente da tutto ciò che si ascolta in Italia loro hanno il coraggio di non scendere a compromessi con le leggi di un mercato che cerca di standardizzare tutto e tutti..... siete grandi:)
Osservo nuvole e vedo chi guiderà la galassia!! un abbraccio a Luca e ai nuovi Masters of the Universe!!