Quando accade che un gruppo emergente, magari ascoltato distrattamente, riesce a depositare in modo permanente il ritornello del proprio singolo nella nostra mente? Ognuno ha una predisposizione per determinate melodie e il gusto personale è il principale fattore di attrazione, ma c'è di più: ci sono dei pezzi così ben studiati che difficilmente non trascinano, parole tatticamente insediate tra pieghe di note, ritornelli che non riesci a toglierti dalla testa. E' così che nascono le hit delle più importanti pop star. Ed è così che nasce "All in one" dei Kiss Me Emily, uscito il 27 ottobre per la Forears.
L'impatto iniziale con le dieci tracce (otto effettive, se non contiamo l'intro e l'outro) è immediato: indubbiamente catchy e fresche, sono le classiche canzoni "leggere" e senza pretese, qualità apprezzabile per un lavoro d'esordio. D'altra parte, però, sin dal primo ascolto, è evidente la debolezza dei pezzi, che pur se eterogenei tra loro, hanno una struttura canzone troppo schematica che si ripete inesorabilmente come un elemento costruito in serie. Ballabili e dinamiche, spiccano su tutte la quasi filastrocca "Be there" e "The biggest lie of my life" con un'attitudine alla Panic! At The Disco. Più introspettive "I ain't looking" e "Dance" nelle quali strascichi di malinconia sottolineano le interessanti doti canore di Nicola Rosetti.
"All in one" suona bene nello stereo e i musicisti sono senza dubbio validi, con tutte le carte in regola per costruire un solido seguito. Mi chiedo cosa riuscirebbero a fare questi quattro forlivesi con più impegno e una maturità musicale più profonda. Da tenerli d'occhio e spronarli per un prodotto che può migliorare un bel po'.
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La recensione All In One' di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-11-04 00:00:00
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