Cioè. Questo disco. Come si fa a non prenderlo per il culo? Senza offesa, e in ogni senso possibile, intendiamoci. Ma partiamo dall'inizio. Il nuovo cd radicato nel cemento si chiama "Il Paese Di Pulcinella", ed è un disastro. Come si fa a trovare un titolo così banale? Hanno fatto un concorso? Come è possibile che tutte (TUTTE) le tracce del disco siano di una banalità devastante, di una pochezza stilistica mollusca? Davvero non si spiega come sia possibile che nessuno li abbia avvertiti o fermati in tempo. Musica (reggae) brutta e testi (elementari) brutti, da VECCHI moralisti che fanno la predica, che fanno gli impegnati, che vogliono salvare il mondo, che hanno sempre un sacco di buone idee su come sarebbe meglio fare. E si divertono eh! Massì! Non c'è bisogno di capire tutto! Cose a caso! Volemose bbene! Sembra di stare davanti alla tv, in un canale random sopra il 10, di notte, in agosto, a guardare film italian-trash, che da un po' piacciono tanto a tutti… Ecco, trash. Questo sono. La brutta Italia contro il sistema, senza i coglioni e lo stile. E poi… Come si può riuscire a fare una canzone contro l'omofobia e far venire voglia all'ascoltatore di diventare un omofobo convinto? Così. Gli RNC ci riescono perfettamente con il pezzo di apertura (!) del disco, "Siamo Tutti Omosessuali". Un disastro. E giuro che considero l'omofobia una "malattia" mentale gravissima, un problema vero del reggae, una cosa da rozzi burini fasci senza neuroni, ma dopo l'ascolto di questa canzone andrò dal medico, terrorizzato, per cercare di bloccarne i primi sintomi…
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