Al mondo c'è chi ha la fortuna di conoscere dei personaggi che, per un motivo o per l'altro, sono considerate delle vere e proprie icone. Se poi si scopre che qualcuno riesce anche a registrarci un disco insieme, allora l'invidia inizia a prendere il sopravvento con il suo bel corredo di bestemmie integrato. Gli Acquaragia Drom hanno avuto il gran privilegio di poter registrare un disco con Eugene Hutz. E "Rom Kaffe" è un ottimo cd, ricco delle più varie e disparate influenze musicali. Perchè è vero che il cuore del disco pulsa nei profondi balcani, con un'anima zingara da festa gitana, ma si sentono forti anche le tradizioni francesi e italiane, rendendo il prodotto più appetibile e coinvolgente. Si parte dai lenti, quasi delle ballate, con protagonisti trombe e sax di ispirazioni d'oltralpe. Per passare a pezzi che riprendono tutti i balli del sud Italia, da quelli del Molise alla taranta pugliese. Un lavoro godibilissimo, da lasciare girare in macchina come perfetto sottofondo di un viaggio. I pezzi meglio riusciti, neanche a dirlo, sono quelli con il buon Hutz: "Mafia" è davvero un brano fantastico, ironico e complesso al punto giusto (con citazione della colonna sonora del Padrino). Per non parlare della cover di "24.000 baci". Non ingannatevi, la mia invidia rimane, ma non si può non fare i complimenti agli Acquaragia Drom, se li meritano.
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