86, 87, 88, le loro date di nascita. Giovanissimi. Gioventù sonica. Non a caso questo riferimento, visto che prendono il nome da un pezzo dei Sonic Youth, datato 1983. E se "Confusion is sex" (il titolo dell'album della band americana) è una rivoluzione musicale, loro da lì vogliono attingere, giustamente. Ma la loro musica è anche altro. "Furiously indie" è un pezzone rumoroso e furibondo con un retrogusto grunge e un refrain che ti si attacca addosso. Mudhoney, Nirvana, Melvins, ci stanno. Lo-fi, sì. Ma con un sound personale che mi colpisce positivamente. Insomma, vanno oltre alla semplice scopiazzatura dei loro idoli. Una voce corrosiva, vicina alla scena di Seattle, canta in inglese. Chitarre fuzzose. Basso dominante. La batteria picchia. Bene anche la devastazione di "I scream therefore I am", con cambi di ritmo e scroscianti tumulti di batteria. "The river", altra traccia di noise grezzo e poderoso, è segnata da imponenti riff metallici. Si chiude con la calma e riflessiva "Shooting at the sun". Aspettiamo prove più mature anche se questa non è niente male.
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La recensione Lost In Dark Days di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-11-18 00:00:00
COMMENTI (2)
longcat is loooooooooooooooooooong
Grandi ragazzi!!
D@do