Strano personaggio questo Tricarico, ventinovenne milanese che si presenta con un singolo assolutamente atipico rispetto agli standard di cui ogni giorno i vari network ci inondano senza un minimo di logica. Atipico, dicevamo, non solo perché solca territori musicali a metà fra il cantautorato e il lo-fi (nel ritornello della traccia ricorda Kaballà), ma soprattutto perché il suo primo vagito viene licenziato dalla Universal.
Certo questo singolo non ci fa gridare al miracolo, ma i passaggi guadagnati sui network di cui sopra, ci fanno ben sperare in eventuali ‘inversioni di tendenza’ in un mercato discografico dominato dalla banalità. Non a caso il testo della title-track, se ascoltato con attenzione, racconta di una particolare situazione vissuta da un bambino qualunque ma che, come è scritto sulla nota stampa, “…è una storia che riguarda tutti, in fondo, è universale, ed è antica come il sorriso e le lacrime”.
Il secondo brano in scaletta, “Brillantini”, ricalca le atmosfere della canzone d’apertura, anche se stavolta si opta per un arrangiamento d’archi tale da rendere il tutto simile ad una ballata.
Aspettiamo l’album e stiamo a vedere dove è capace di arrivare Francesco con i mezzi di una major…
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La recensione Io sono Francesco (single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-11-30 00:00:00
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