Ep di debutto per questo duo bolognese. Andrea e Jacopo negli otto pezzi qui contenuti si dedicano ad una rilettura del canone di math-prog/rock, suonato con il solo utilizzo di due strumenti: basso e batteria. Genere che anche in Italia ha trovato validi esecutori, ad esempio, in nomi come Testadeporcu e G.I Joe. Una registrazione molto geometrica che non sfocia quasi mai nel noise, ma che si avvale di bizzarrie strumentali simili a quelli degli inavvicinabili giapponesi Ruins. La batteria pesta spesso in 4/4, sorgente di ritmo diretto, colpisce precisa senza troppi cambi o controtempi. E' quindi il basso ad avere campo libero, ad avvitarsi su se stesso girando come una trottola, a perdersi in rapidi assolo al fulmicotone. Il risultato complessivo è ancora un pelo acerbo, ma siamo solo al primo Ep, ed il duo dimostra già un'eccellente coesione. Le idee sono ben chiare e la strada da percorrere anche. Suonare, suonare e suonare ancora. Gli si attende alla decisiva e capitale prova del live!
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La recensione We Are Contraband di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-02 00:00:00
COMMENTI (1)
Ottimo lavoro ragazzi! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Melli che vai a Miami, mi raccomando suonate, suonate, suonate (qualcuno vi aprirà).
Dove posso acquistare il vostro cd?
Baci
Titti