I Klinefelter hanno un bisogno estremo di sentirsi partecipi a qualcosa di più grande. I Klinefelter hanno bisogno di sentirsi importanti. I Klinefelter hanno semplicemente bisogno di un'etichetta. Poi al resto pensano loro.
I Klinefelter sono creature anguste e mutanti del panorama underground torinese. La loro musica è un crocevia piacevole di ritmi punk, pop, rock e qualcos'altro. "Do you…?" è il loro primo lavoro ufficiale, dopo dieci anni di partecipazioni a festival, concorsi e sporadici passaggi radiofonici. Indubbiamente il disco è un gran bel prodotto. Sette pezzi che come prima presentazione non sono assolutamente niente male, questo è chiaro. È un disco pieno di idee, pieno di ottimi spunti. E soprattutto di ottimi risultati.
"You in the fire" è un pezzo bomba. Apre il disco. Apre te e ti porta dentro l'album. Musiche ruvide e sonorità di forte impatto. Strumenti sporchi e distorsioni noise. La voce si dà un gran bel da fare. La voce grida abbastanza da far graffiare la tua gola. "Cure me, babe" sottolinea la tecnica strumentale di questo gruppo, ispirato alle frange più psichedeliche e stoner del rock moderno. L'album si alterna tra cariche di energia e abbassamenti di tensioni. Quando il grunge e i rumorismi hanno la meglio nessuno li ferma. Quando si cede il passo a melodie appena più volutamente zuccherose e radiofoniche, tutte le imperfezioni che può avere un'autoproduzione vengono fuori. Aspetto il prossimo disco.
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La recensione Do you…? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-03 00:00:00
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