"Few Things For The First Half Of The Journey". E sono effettivamente poche le cose da portare in questo stupendo viaggio insieme al duo cremonese: una chitarra, un pianoforte e piccoli sogni che trovano rifugio in questo disco delicato, che fa da sottofondo perfetto alle mie giornate. Da ascoltate la sera sotto un cielo pieno di stelle o davanti ad un tramonto rosso. Il pop ed il rock qui si svestono di dettagli e effetti per assumere una forma intimista e sobria. Le chitarre sono le protagoniste: acustiche e semplici anche quando si caricano di un ritmo leggermente più svelto ("Wakes"). E poi la malinconia che pervade ogni traccia e accompagna parole dolci: "you push your way through the crowd, you feel alone but it only makes you feel more stupid".
Sognante ma chiaro, basilare ma non spoglio, l'equilibrio è stato raggiunto, ed è perfetto così. Anche un solo soffio potrebbe far crollare tutto.
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La recensione Few Things For The First Half Of The Journey di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-04 00:00:00
COMMENTI (1)
e lunga vita ai SUEZ!