La parabola dei Those Lone Vamps si compie per il loro terzo disco. Trovata la formula, la si plasma, la si struttura giorno per giorno, e poi raggiunta la maturità la si affina il più possibile per avvicinarsi alla perfezione. La musica del duo si fa sempre più scura, austera, distinta, quasi professionale. Non solo una quantità disarmante d'idee e di spunti ma anche una sostanza spettrale, una quadratura sfasata. Shaw declama rauco e profondo le sue poesie, Vincent l'accompagna con i suoi sottofondi inudibili. Una chitarra soffusa, un piano squillante e stonato.
Musica d'oltreoceano, quella della miglior tradizione country/blues, Waits, Captain Beefheart, la voce del Nick Cave più indemoniato e poi lo stile di Johnny Cash, quasi un tributo a tutto quanto prodotto dall'inarrivabile uomo in nero. Laterali, nascosti, epici, a tratti geniali. Uno dei segreti meglio nascosti.
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La recensione An Embassy to Kokus and Korus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-12-12 00:00:00
COMMENTI (4)
Vabbè la stima, ma ora non esageriamo.
S.
Ci farebbe assolutamente piacere. E speriamo di poter fare una collaborazione setolare, tempo (tiranno) permettendo.
Soviet Studio beats Mazinga,
Shawn
[:
fateci sapere quando ci sarà anche il primo bracio
Assolutamente eccezionali.
Speriamo vogliano far presto parte della scuderia Soviet Studio,qualora questa diventasse un'etichetta:)