C'è un'isola nel mare dei desideri, neanche così lontana sulla carta ma spesso colpevolmente dimenticata. E proprio da quel luogo (estivo) della mente arrivano gli assordanti battiti di tre cuori agitati che forse (forse) risveglieranno il Continente dallo strano torpore in cui da tempo è sprofondato.
Dopo un intrigante 45 giri per l'italianissima Shake Your Ass, i cagliaritani Love Boat esordiscono sulla berlinese Alien Snatch! Records con un vinile pesante una tonnellata che rivitalizza perfino la puntina del mio povero giradischi: dodici avvincenti schegge rock'n'roll pilotate da un'inarrestabile chitarra acustica e smussate da melodiosi coretti sixties, dodici dichiarazioni di amore per quell'immaginario pieno di fiducia per il futuro che certe pellicole musicali del passato (con protagonisti come Elvis o il nostrano Gianni Morandi) sapevano evocare.
Dal blues dipinto di nero alla Stones di "Baby Don't Worry", al rock "attorno all'orologio" di "Beautiful Mine" e "For Your Love", o ancora le scanzonatissime e sgranate "Take A Ride In My Machine", "Jimmy", e il riempipista "Don't Ask Me Why": e quando il Glockenspiel prende il posto della batteria ecco risplendere la perla in fondo al mare, manco a dirlo si intitola "Agitated Love" e dovreste veramente riuscire a sentirla tutti, una sorridente ballata corale tra accenni folk e giro blues che sembra arrivare direttamente da qualche polverosa antologia americana.
In realtà questo vinile da una tonnellata non pesa proprio un bel niente: un po' come il nostro pallido culo beatamente alla deriva nelle rigeneranti acque di Ichnusa, i pensieri che scivolano via, gli occhi chiusi, il sole, le spiagge bianche in quarzo, le ragazze ed i ragazzi da sedurre e poi dimenticare la mattina seguente, questa sì che è vita, questa sì che è musica... ma sto scivolando nella retorica vacanziera, scusate.
Love Boat: adesso sapete su quale traghetto imbarcarvi per la vostra prossima traversata mediterranea, si salpa ogni giorno dell'anno, e non affannatevi a prenotare la cabina che tanto non si dorme, si balla tutta la notte: Love Love Love!
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La recensione Imaginary beatings of love (LP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-16 00:00:00
COMMENTI (4)
Belli belli...
Wow! Mi piace molto..bravi
Braviii!!!!
fighissimi!