Ricordo con piacere la volta in cui assistetti ad un concerto live di Postal Market, che faceva musica con tre Gameboy come fossero l'equipaggiamento di un dj consumato. Era il periodo in cui la scena 8bit finalmente affiorava dall'underground portando con sé filastrocche di beep e nostalgie anni 80. Un periodo in cui anche i Cobol Pongide si sarebbero trovati a loro agio, cosmonauti tra cosmonauti, armati di Bontempi, Casio, Gameboy, Chicco e strumenti autocostruiti.
I loro vagiti cosmici si schiudono acidi sin dalla prima traccia, per poi procedere in ritmati carillon elettronici dai titoli più improbabili. E se una qualche voce tenta di lanciare messaggi nel cosmo, quello che poi rimane sono le tonalità dello spazio profondo che questi anziani cosmonauti hanno voluto riempire di giochi e fascinazione per un'infanzia forse ancora in divenire.
Un po' come le tastiere che usano, il futuro della loro musica è quello di rimanere custodita nei cuori di chi, forse, non ha mai smesso di meravigliarsi per le cose più semplici, le melodie più innocue. Chi già apprezza saprà goderne di certo, le melodie sempre azzeccate e piacevoli fanno scorrere tutto il disco in maniera impeccabile. Gli altri invece non troveranno nei Cobol Pongide la svolta capace di far uscire il genere dalla sua cameretta-ghetto. Episodio comunque godibile, prestate orecchio se potete.
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La recensione Musica per Anziani Cosmonauti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-05-14 00:00:00
COMMENTI (1)
orecchio prestato: ascoltare l'album di cobol pongide è ogni volta una piacevole sorpresa..
[: