Questo Ep è una lenta discesa in un immaginario notturno che si muove tra le emozoni. E' una storia naif che racconta quei momenti in cui tutto è sospeso e in un attimo si può precipitare o si può salire ancora. Il disco si muove tra nebulose di sogni che vivono altrove ed è facile vagare tra sensazioni differenti che decadono presto verso la malinconia. E' il prezzo da pagare di vivere sospesi. La realtà non esiste ma esiste solo una realtà trasfigurata dalle emozioni.
Queste canzoni sono composte da flash tormentati, ricordi e sogni che ci hanno aiutato a non sprofondare. Musica per sopravvivenza non per diletto.
E' la gioventù perduta e ricordata, amata e trasfigutara di ragazzi malinconici che sognano città decadenti in cui perdersi al tramonto. Quei pomeriggi che diventano sere e quelle sere che diventano notti. Il disco è un crescendo di sensazioni ed emozioni poco filtrate che difficilmente sono controllabili e di cui conosciamo solo gli effetti. Effettivamente non possiamo che assecondare questo nostro lato emotivo. E' lui che decide, noi possiamo solo restare in ascolto e citando alcune parole del brano " Noi e Parigi" dobbiamo provare a “ Trasformare in suono il rumore”. Anche la sofferenza del passato può trasformarsi in amore ed empatia. Forse si trova un senso al dolore e alle sue profondità le quali saranno la culla della nuova vita.
Affluiscono riflessioni sull' amore, sulla solitudine e sull' esistenza. Si torna spesso sulla grande contraddizione tra paura e slancio vitale. E' il grande salto nel buio che ognuno di noi deve fare.
Il suono del disco quindi non è duro ma come ci si potrebbe aspettare è riverberato e nebuloso perchè sono canzoni che ci devono trasportare. Il disco è stato arrangiato con un sound figlio degli anni '80 e '90 anche se sono chiari i rimandi ad un certo dream pop di matrice Uk e Usa degli ultimi anni. Si può notare un massiccio uso di tastiere tra cui Synth analogici come il Roland Juno che ha un suono sospeso e sognante.
Inoltre si nota il timbro delle DX7 , tastiera storica della new wave anni '80. Le chitarre sono state effettate con riverberi e delay e i brani sono caratterizzati da diversi arpeggi riverberati ed evocativi. La chitarra che maggiormente è stata utilizzata è una Epiphone Dot amplificata con un Fender Twin Reverb. Il risultato è un suono che si ispira ai classici dischi indie rock inglesi.
Sentirsi
Revif
Descrizione
Credits
Titolo del disco: Sentirsi
Artista: Revif">Revif
Produttore: Revif">Revif e Roberto Cola
Registrato da Fabio Grande, Pietro Paroletti, Roberto Cola e Revif">Revif
Testi e musiche di Alessandro Cavarra
Voce: Alessandro Cavarra
Batteria: Francesco Aprili
Voce femminile in "Sentirsi" : Chiara Buzzone
Mixato da Roberto Cola
Master: Fabrizio De Carolis e Andrea Zarrilli
Artwork: Camilla Mancini
Distribuito da The Orchard
COMMENTI