EDEN - genesi ed esigenze
EDEN nasce dalla volontà di recuperare le ragioni originali per cui si fa musica. Si ritorna al canto, si ritorna alla forma canzone e si ritorna al desiderio di essere pop, di andare incontro al pubblico. In un percorso dialettico, dopo aver attraversato una lunga fase di approccio razionale alla musica, di approfondimento della pratica strumentale, di ricerca astratta, si torna all’adolescente che prende in mano uno strumento e suona delle canzoni col desiderio di piacere. Chiaramente il percorso fatto non viene cancellato, ma viene messo al servizio di questa nuova innocenza musicale, in un percorso circolare che fa trasparire una più matura consapevolezza.
L’altro elemento che si recupera è il testo. L’interesse di Morandini per la scrittura ha trovato nella forma canzone una felice sintesi con la dimensione musicale ed è stato messo al servizio del delicato compito di trasmettere dei contenuti non banali mantenendosi lievi e pop, rifuggendo gravità e barriere intellettuali.
EDEN è quindi una coraggiosa messa a nudo di chi, con tutta la vulnerabilità di una ritrovata innocenza, vuole esporsi al rischio di essere protagonista e di condividere con il pubblico le proprie idee e la propria interiorità.
EDEN - descrizione contenuti
Eden è il paradiso perduto dell’innocenza. Eden è una dimensione individuale e collettiva. Eden è il giardino della giovinezza dove tutte le scelte e tutti i futuri possibili sono scenari aperti e non è ancora stato colto il pomo della scelta. La caduta è però inevitabile e necessaria. La vita individuale deve infine prendere forma in un percorso definito, assumere su di sé la responsabilità del tempo.
In un gioco di specchi tra micro e macrocosmo, anche l’umanità sembra chiamata ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti del tempo e dello spazio che abita. Più che in altre epoche aleggia il senso della fine, scenari distopici si sono recentemente aperti con la pandemia e l’espansione infinita dell’economia mondiale comincia a trovare i suoi limiti nella demografia e nella geografia. Così quello che può sentire il singolo chiamato alla scelta in mezzo alle infinite possibilità esistenziali, lo può provare l’umanità davanti all’espansione economica infinita.
L’Eden va infine abbandonato per scoprire il vero significato dell’umano.
EDEN - modalità di registrazione
L’EP è stato registrato presso L’Amor Mio Non Muore, studio di registrazione consacrato all’analogico presso Carpena (FC), dei soci Alberto Bazzoli e Roberto Villa. La scelta è stata molto naturale dato il lungo sodalizio musicale con Bazzoli, che ha anche dato il suo apporto in fase di produzione. Inoltre lo studio possiede un’invidiabile parco tastiere che ha permesso di colorare i brani con una varietà timbrica quasi orchestrale.
La sonorità che si ottiene in studio, legata al mondo analogico e agli anni ’60-’70 ha anche contribuito a creare un’identità sonora personale, svincolata da certi cliché del synth-pop, di solito più legato alle produzioni digitali.
Eden
Riccardo Morandini
Descrizione
Credits
Gettato 28’’
(Morandini)
La sindrome di Erasmo 3’06’’
(Morandini)
Il mondo non finisce 2’49’’
(Morandini)
Raccolto 3’08’’
(Morandini)
Con:
Riccardo Morandini
voce, chitarra, tastiere
Alberto Bazzoli
tastiere
Leonardo Ricci
batteria
Roberto Villa
basso
Con la partecipazione di:
Filippo Pantieri
clavicembalo in Gettato
Enrica La Penna
cori in La sindrome di Erasmo
Parole e musica di Riccardo Morandini
Registrato a L’amor mio non muore - sala d’incisione (Carpena - FC) da Roberto Villa
Mixato da Marco Battistini presso Deposito Zero studios (Forlì)
Masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà mastering studios (Tredozio - FC)
Foto: Matteo Guariso
Grafica: Luca Morandini
Titolo in calligrafia: Luca Barcellona
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