TESTO
Un’umana catena che ci sollevi dal dolore dell’esistenza individuale. La solidarietà come la ginestra leopardiana, indomito fiore che cresce sulle riarse pendici del vulcano. Distogliamo lo sguardo dall’arida terra dell’Io e rivolgiamolo al cielo dell’Altro. Interiorità ed esteriorità, soggetto e oggetto, sono intimamente connessi e si nutrono a vicenda, sinapsi interne a una totalità divina ed eterna, e le individualità, le identificazioni, le divisioni, sono solo lievi increspature sull’immobile oceano dell’essere.
MUSICA
La strofa si adagia su un tappeto di chitarre liquide, flauti e archi sintetici. Nel primo ritornello irrompono i bassi del Farfisa synthorchestra, conducendoci dalla tonalità di Mi maggiore della strofa a quella di Sol maggiore dei ritornelli, dove il pianoforte disegna un motivo ascendente dalla quinta di ogni accordo. Torniamo al clima sognante della strofa, che prosegue in un pre-ritornello, in cui passiamo dal tempo binario al 3/4, mentre un corno sintetico ci conduce alla modulazione in La bemolle dell'ultimo ritornello, che fiorisce ulteriormente tra cori, controcanti d'organo welson e una cascata di arpeggiatori.
Unione
Riccardo Morandini
Descrizione
Credits
Parole e musica - Riccardo Morandini
Riccardo Morandini
voce, chitarra
Alberto Bazzoli
tastiere
Lorenzo Maltoni
tastiere
Roberto Villa
basso
Leonardo Ricci
batteria
Registrato e mixato presso L’amor mio non muore - sala d’incisione, Forlì, da Franco Naddei
Masterizzato presso Lamaestà studios, Forlì, da Giovanni Versari
Grafica e concept Luca Morandini e Riccardo Morandini
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