Biografia Roberto Scippa

Nasce in provincia di Roma negli anni Ottanta.
Nel febbraio 2012 ha pubblicato il suo primo album autoprodotto dal titolo "Vagando Dentro", tredici canzoni dalle atmosfere acustiche e folk.

A marzo 2015 è uscito per Astral Records con distribuzione Master Music/Believe Digital il suo secondo lavoro di inediti "Canzoni d'emergenza". Caratterizzato da sonorità più elettriche
rispetto al precedente, l'album è stato preceduto dal singolo “Piccole rivolte quotidiane”, del quale è stato anche realizzato un videoclip.

Prodotto da Matteo Portelli e Roberto Scippa, il disco è stato registrato da Matteo Portelli al The White Lodge Studio (Roma), missato da Matteo Portelli e Giacomo Fiorenza tra il The White Lodge e l'Alpha Dept Studio (Bologna) e masterizzato da Andrea Suriani all'Alpha Dept.

A giugno 2016 ha pubblicato il singolo dal titolo “L'uomo e la sua ombra” (Astral Records).
È attualmente impegnato nella realizzazione del suo terzo album d'inediti.


Alcuni estratti dalla rassegna stampa (Canzoni d'emergenza):

ONDAROCK (Ariel Bertoldo, maggio 2015):

“Capita di rado, nel Medioevo del cuore e della mente nel quale ci ritroviamo a vivere (e di conseguenza, anche ad ascoltare), di imbattersi in qualcosa di nuovo, di diverso. Di autentico.
“Canzoni d’emergenza” è il secondo album di Roberto Scippa, trentenne romano: il suo, è un disco che ha davvero tutte le carte in regola per suonare come un classico moderno, di quelle scoperte capaci di illuminare la strada e riconciliarti con quanto credevi fosse perduto. L’artista è un giovane di talento, soggetto cantautorale non identificabile: come un grande pesce nelle terre selvagge nuota controcorrente, ben lontano dagli artifici, dai trucchi più alla moda. .”

CLASSIC ROCK (Mario Giammetti, maggio 2015):

“Il disco d'esordio VAGANDO DENTRO (2012) aveva colpito al cuore, un gioiello di sensibilità acustica a tratti sbilenca, vicina al De Gregori degli esordi. Ma il giovane cantautore romano ha deciso di andare avanti, dimostrando coraggio e maturità. E così il suo secondo album è più ricco di strumentazione e guadagna in ritmo, senza perdere in intensità. Spiccano così l'orecchiabilità di “Piccole rivolte quotidiane”, la poesia della title track e l'atmosfera di “Un naufrago”. Brillano di luce propria l'onirica “Sporcarsi le mani” e la splendida “Il castello di carte”. Da tenere d'occhio.”


SHIVERWEBZINE (Max Sannella, maggio 2015 ):

“Canzoni d’emergenza” per momenti sognanti, brani di ottima intuizione compositiva, freschezza e slancio ben curati e anche disco che si agita in ottima compagnia di strumentisti a corredare e rifinire il lavoro dell’autore capitolino; mentre scorre la tracklist vengono in mente Rosso, un lontano Alberto Fortis (la titletrack), mai poi il languido mex vibratile (“Un naufrago”, “L’isola”), il sogno inebriante di “Il castello di carte”, lo sbotto rock (“L’ingranaggio”, “Vivo”) e la chiusura stratificata e solitaria di “Strani giorni”, ti trasportano – come un placebo impalpabile – dentro la lunga manus di uno spirito che, oltre che convincente, ammaliante. Fatevi scippare il cuore da Scippa! Ne vale la pena.”

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