Rossana De Pace, giovane cantautrice pugliese, arriva al suo debutto ufficiale, con il
singolo “Terra Madre” che anticipa di poche settimane l’EP “Fermati Mondo”, realizzato
con la produzione artistica di Giuliano Dottori nel suo Jacuzi Studio.
Nella sua musica la canzone d’autore assume diverse sfaccettature, contaminandosi con
sonorità elettroniche, musiche dal mondo e una volontà di mettersi in gioco anche con
melodie pop.
“Terra Madre” è un atto di amore per le proprie origini, per una terra che sempre la
accoglie e da cui è dovuta partire per riscoprire quanto ci è legata e le emozioni che
questa trasmette.
Rossana De Pace ha vissuto in diverse città di Italia, da Pescara, dove ha studiato al
conservatorio, passando per Torino e infine Milano, dove si è laureata al Conservatorio
Giuseppe Verdi.
Ha iniziato a comporre sin dalla più giovane età ma il suo percorso artistico si è rivolto
principalmente all’attività dal vivo e si è esibita in concorsi (tra cui Sannolo, a Milano, vinto
nel 2022) e festival, da Apolide al Meeting Del Mare, senza dimenticare una lunga gavetta
in club, che l’hanno portata alla consapevolezza artistica e a una confidenza sul palco da
artista consolidata.
Il progetto ha ricevuto il supporto di Puglia Sounds, sia per la produzione del disco, grazie
al bando Record 2023, sia per il tour, attraverso Tour Italia 2023 e sarà presentato sul
palco del Medimex di Taranto il 15 giugno in uno showcase ufficiale.
Rossana De Pace racconta così il suo debutto: “Fermati mondo è un EP di cinque canzoni
che richiamano l'essere umano all'attenzione delle conseguenze dei suoi comportamenti
sul mondo, sugli altri e su se stesso. E' la preghiera spassionata a rallentare, ritrovare i
propri ritmi naturali e non confonderli con quelli produttivi, un invito a fermarci e chiederci
cosa davvero di quello che crediamo di desiderare ci rende felici, se la soluzione è
davvero aggiungere o togliere, se è giusto aprire tutte le porte o mettere uno spioncino per
scegliere, se le risposte alla fine non sono già nell'esempio che ci da la natura di cui
facciamo parte e non ne siamo i padroni.
E' un viaggio nel concetto di sostenibilità emotiva, relazionale, ambientale e sociale intesa
come qualcosa che si sostiene, che può durare nel tempo e che per durare ha bisogno di
cura e la cura ha bisogno di tempo. Il tempo è la chiave, trovare il proprio ritmo, fermarsi
per scoprirlo, tornare all'essenziale, alle origini”.
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