Ci è interessato parlare di marginalità... di persone che sono ferme al lato della loro strada, o perché lo hanno scelto, hanno sbagliato qualcosa, sono semplicemente diverse, o hanno preso un calcio in culo da qualcuno che le ha usate come oggetti e messe fuori gioco...
Ecco allora il disagio prodotto dallo scollamento fra tempo interiore e orologio sociale, scadenze biologiche e velocità di produzione, (Una vacanza dalla mia testa, Mrs Nowhere, Tutti fioriscono in primavera, Giorni sani), tra ciò che miseramente siamo e l’obbligo di apparire fighissimi (Alice ti odio) ma anche quello di chi trova ancora difficoltà ad essere accettato per la propria diversità e vive in maniera schizzoide (Uoaaoo, La mia cura). Il tema della violenza sulle donne è trattato dall’angolazione più preziosa, quella del superamento del trauma, che diviene storia, cicatrice, ma non ti impedisce più di stare bene con te stessa (Come dimenticare). Infine un tema caro a Francesco, il rifiuto dell’omologazione e degli stereotipi più dannosi legati alla percezione del proprio corpo (Non appartengo).
Il pericolo principale è quello di credere ai pregiudizi che ci investono, a quei modelli irraggiungibili, poiché il gioco di cui siamo vittime è proprio quello di renderci costantemente inadeguati. Sapete chi è il consumatore perfetto? Colui che non si sente mai in pace con sé, mai all’altezza..
Il messaggio positivo è quello di rompere queste gabbie, di accogliere sé, i propri sogni, le proprie ombre, di farci pace (Non altrove) perché in fondo, ognuno dovrebbe semplicemente voler stare bene in questa vita. Non è facile, soprattutto se si è molto giovani e quotidianamente bombardati dai messaggi mediatici e dagli esempi artefatti di perfezione. Nel videoclip di Non altrove vedrete nello specifico la denuncia di questi modelli, visti come un pericolo reale, diffuso e tutt’oggi ignorato in Italia anche dal punto di vista legislativo. Circa 6 minori ogni 100 sviluppano un disturbo del comportamento alimentare, fra anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata. Eppure ci sembra ancora accettabile sentir parlare di “prova costume”, un subdolo processo a se stessi con un velato ma spietato verdetto: se hai più di una taglia 40, stattene chiuso in casa! Col cazzo.
UOAAOO, IL VIAGGIO DEI RUMORE ROSA VERSO L’ALTROVE
La musica come cura del malessere quotidiano, come via d’uscita dal senso di inadeguatezza.
I Rumore Rosa sono ancora un quartetto, dove la splendida voce di Margot è sostenuta dalla sezione ritmica formata da Matteo Giorgetti al basso e da Daniele Palmi alla batteria, quest’ultimo autore dei testi insieme al chitarrista Francesco Baggiani, di cui recentemente è uscito per le Edizioni Clichy il primo libro intitolato “P(r)eso di Mira - Pregiudizio e discriminazione dell’obesità”. La sua attività di pedagogista è una chiave di lettura per entrare nel mondo dei Rumore Rosa. Francesco porta un respiro psicosociale nei testi, la voglia di rifiutare la gabbia delle categorie, degli stereotipi e dei pregiudizi, in particolare una categoria di stereotipi molto dannosi, quelli relativi all’immagine di sé e del corpo.
Il Rumore Rosa ristabilisce equilibri, sopperisce alla mancanza del nostro orecchio nella percezione delle basse frequenze. In quest’epoca di poco coraggio, dove si preferisce il surf, lo stare sulla superficie anziché in profondità, si perdono molte informazioni, molte sensazioni, molte emozioni. Soprattutto quelle profonde, quelle interne, intime, del nostro corpo/mente. Non percepiamo più il Rumore di fondo che ognuno di noi ha e che dà il carattere al nostro essere. Il Rumore di fondo è quello che ci fa sentire inadeguati quando dobbiamo sorridere anche se non lo vogliamo. E’ quello che ci impedisce di fare buon viso a cattivo gioco...di accettare cinicamente il male dei nostri tempi. Il Rumore di fondo va liberato, manifestato... e solo una donna, madre, giovane e figlia del suo tempo, con la sua visione Rosa, può innescare questo processo.
Il Chianti, dove la band vive, è un piccolo paradiso, certo. Natura, dolci colline, buon vivere, tranquillità. Ma è anche un mondo periferico, marginale, fatto di silenzi, tempi e spazi dilatati, che creano una frattura tra ciò che senti e ciò che presenta un modello dominante di consumi e apparenze.
La campagna, in questo senso, è un catalizzatore di emozioni che accentua la sensazione di essere alieni, diversi, distanti dalle regole di questo gioco. Nei brani di UOAAOO si rincorrono volti, storie, autobiografiche o meno, che raccontano il senso di inadeguatezza ai modelli di questo mondo, raccontano l’esclusione, quel sentirsi fuori posto sempre, sia perché la tua natura, se accolta e ascoltata ti porta altrove, sia perché nella vita puoi prendere un calcio in culo che ti butta fuori strada, e lì rischi di rimanere, mentre vedi sfrecciare tutti davanti a te in una corsa nevrotica e senza senso.
La musica dei Rumore Rosa, come tutta la musica, è contaminata, ha orizzonti, stimoli, ispirazioni, ma i RR non guardano solo alla musica indie e la scena internazionale, ma al cuore, all’emozione.
Una ricerca intima e non solo, attraversata dalla voce intensa, a tratti mistica di Margot, che nel diventare madre ha cambiato pelle e lo sguardo sul mondo.
UOAAOO è un grido liberatorio, un racconto lungo dieci brani, di chi non accetta di piegarsi alla finzione sociale e sceglie di abbracciare la propria essenza più profonda.
Per essere un alieno fino in fondo, consapevole e orgoglioso della propria diversità.
UOAAOO
RumoreRosa
Descrizione
Credits
Voce : Margherita Vienni
Chitarre : Francesco Baggiani
Batterie : Daniele Palmi – Mauro Mastracci
Basso : Matteo Giorgetti – Claude Birrer - Diego Pettinelli
Rhodes – Hammond & Synth : Andrea Pettinelli
Programmazioni: Diego Pettinelli – Daniele Palmi – Mauro Mastracci
Percussioni : Mauro Mastracci – Daniele Palmi
Cori: Margherita Vienni - Francesco Baggiani - Daniele Palmi - Matteo Giorgetti - Mauro Mastracci
Produzione Artistica: Andrea Pettinelli - Lo ZOO di Berlino/ Rumore Rosa
Produzione Esecutiva: Consorzio ZdB e Lo ZOO di Berlino Registrato – Missato – Masterizzato da Andrea e Diego Pettinelli presso ZdB Studio Via Battaglia di Lepanto 14, 04013 Sermoneta (LT)
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