Descrizione

R.Y.F. pubblica il 15 marzo il nuovo singolo Can I Can U feat. Skin, terzo estratto dal nuovo album Deep Dark Blue in uscita il 5 aprile 2024 per Bronson Recordings.

Se il blu è il colore della tristezza, oppure il colore migliore per centrare il bersaglio dell’autenticità nella comunicazione, R.Y.F. – il progetto della singer-songwriter e musicista italiana Francesca Morello, di base a Ravenna – si spinge ancora più in là con il nuovo album Deep Dark Blue, in uscita in CD, vinile e digitale il 5 aprile 2024 per Bronson Recordings con distribuzione mondiale Cargo UK/Virgin ITA.
«Deep Dark Blue è un album sottomarino, forse è un album addirittura abissale. Il sound è oscuro e attutito, come se ci trovassimo in una sorta di culla, una bolla blu per l’appunto, un cocoon di mare nel quale avvolgersi per rigenerarsi e raggiungere serenità, ma il cui involucro trasmette anche energia».
Nato in seguito a un folgorante battesimo nel mare di Stromboli, dalle acque profondissime, dalle tinte talmente accese da ipnotizzare, Deep Dark Blue è un album di sofferenza e guarigione che comunque sia preserva e rafforza la carica destabilizzante di Morello. Lei stessa continua a spiegare: «A volte succede di vivere momenti di grande sofferenza, nel mio caso arrecati da problemi di salute di mia moglie. Ero “rotta dentro” e non sapevo se sarei tornata uguale a prima. Deep Dark Blue racconta come mi sono sentita e come vorrei ricostruirmi. Parlo tuttora della libertà di amare, per esempio, ma ho avvertito la necessità di parlare anche della sofferenza, perché legata a episodi della mia vita degli ultimi due anni, e ho cercato di farlo anche attraverso l’ironia, nel modo paradossalmente più gioioso possibile. Ha funzionato. Ecco perché questo è anche un album di guarigione».
In Deep Dark Blue ci sono anche degli ospiti importanti, a rimarcare di riflesso la caratura internazionale di R.Y.F. nel suo percorso in costante ascesa. Stiamo parlando di Moor Mother, Skin (Skunk Anansie) e Alos (aka Stefania Pedretti, già in OvO e Allun), a rinsaldare affinità artistiche preziose alla luce dei tempi di nuova repressione che stiamo vivendo.
Disponibile su tutte le piattaforme digitali da oggi 15 marzo 2024, il nuovo singolo Can I Can U feat. Skin è una bomba electro dance house con la grinta di sferzanti chitarre alt-rock, dove gli ideali di sovversione queer e femminista, contro omofobia, transfobia e patriarcato, deflagrano in un ritornello che è un vero e proprio inno da mandare a memoria e cantare a squarciagola: «Can I? Can U / Be outrageously queer and stand here without any fear?».
Can I Can U feat. Skin è nato in collaborazione con la stessa Skin che, dopo aver scritto le sue parti, le ha interpretate con la sua voce inconfondibile – una delle più acclamate del Regno Unito – per generazioni di appassionati di musica. Il brano è diventato un trascinante botta-e-risposta, un duetto che monta in rabbia ed energia sino all’esplosione liberatoria del suo ritornello, intonato all’unisono, e al suo finale cupo e sincopato. Skin non ha bisogno di presentazioni, carismatica frontwoman dei leggendari Skunk Anansie – una delle band maggiormente rilevanti nella seconda metà degli anni 90 nell’abbinare qualità, in un crossover di rock, heavy metal, blues e soul, e successo di pubblico – e attiva anche come solista, nonché DJ e remixer, icona della moda, attrice e attivista.
R.Y.F. parla del brano: “Can I Can U è nata in risposta ai pregiudizi, alla paura e all'odio che ultimamente si avvertono nell'aria, alla chiusura mentale, alle imposizioni e alla mancanza di dialogo. Ancora una volta, ho sentito l'esigenza di scrivere una canzone che celebrasse l'amore, quello universale con la A maiuscola. Mi sto riferendo all’amore senza vincoli né gerarchie, senza limiti di tempo e spazio, l'amore della condivisione, quello romantico e quello dell'amicizia, con la volontà di difendere le visioni diverse e minoritarie, oltre ovviamente alla mia famiglia e comunità queer. Troppo spesso veniamo trattat* come se incarnassimo una malattia da debellare, in grado di infettare il mondo. Se è così, mi metto in prima linea per spargere la nostra festosa e favolosa malattia contro l'eteropatriarcato e i fanatismi religiosi o politici.
Aggiungendo, a proposito della partnership con Skin: “L'idea che Skin potesse, insieme a me, dare voce a questo messaggio mi ha folgorato fin dall'inizio della composizione della canzone. Volevo che fosse un pezzo dance, ma con delle chitarre toste, per conferire comunque sia una pennellata di alt-rock, con un messaggio bello diretto ma gioioso, in linea con il nostro impegno e attivismo. Con questa collaborazione si è realizzato uno dei miei sogni. La nostra amicizia e stima reciproca hanno fatto in modo che avvenisse questa magia. Nel mio cuore, resteranno indelebili gli scambi di idee via messaggio mentre davamo vita a Can I Can U”.
Dopo che tutto è andato a fuoco con il precedente album Everything Burns, pubblicato nel 2021, trainato dal plauso della critica, incluso il riconoscimento di miglior disco italiano dell’anno su “Internazionale”, e da numerosi concerti, tra cui quelli in apertura agli Skunk Anansie, Deep Dark Blue volge lo sguardo verso tonalità fredde, tra ricorrenti immagini di onde e lacrime a rifrangersi su brani dal forte impatto, freschi, eppure capaci di navigare a precipizio e veicolare emozioni laceranti. Morello aveva sviluppato Everything Burns in parallelo al suo coinvolgimento nella composizione e nell’esecuzione live delle musiche originali per lo spettacolo Tutto Brucia dell’acclamata compagnia teatrale Motus (Frankenstein, MDLSX), che l’ha vista protagonista sul palco al fianco di Silvia Calderoni e Stefania Tansini. Le musiche per lo spettacolo si sono poi riversate nella colonna sonora Tutto Brucia (Music From The Motus Show), data alle stampe sempre da Bronson Recordings nel 2022.
Deep Dark Blue, il quarto album di studio di R.Y.F., è scaturito da software e strumenti analogici e successivamente è stato messo a punto con Maurizio “Icio” Baggio (The Soft Moon, Boy Harsher), che si è occupato anche di registrazione, produzione, mixaggio e masterizzazione, allo studio di produzione musicale La Distilleria di Bassano del Grappa. Alla produzione di alcune tracce ha inoltre contribuito Matteo Vallicelli (The Soft Moon, Death Index). Nonostante scorra dall’inizio alla fine con compatta fluidità, l’album mette in risalto la padronanza di R.Y.F. nell’esprimersi tramite differenti generi stilistici. «L'electro-punk c’è sempre ma nel complesso c'è molto di più, ad assecondare un’estrema varietà di atmosfere. La mia volontà di comporre un album abissalmente blu».

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