Nel novembre del 2013 i Santo Barbaro si erano sciolti. Tante le motivazioni, difficilmente riassumibili in poche righe. Alla base stava sicuramente un rifiuto da parte di Pier Alberto Valli e Franco Naddei di rientrare in studio dopo “Navi” (2012), disco nato da un anno di duro lavoro e curato fino ai minimi dettagli, divenuto dopo la sua uscita un'opera di culto in grado di mettere d'accordo la critica tutta e sancire la definitiva consacrazione dei Santo Barbaro come una delle formazioni più intense e interessanti della Penisola. Nonostante ciò, il rompete le righe, senza apparente possibilità di ripensamento.
Ma Pier Alberto Valli è il classico songwriter che non può fare a meno di scrivere. E così ecco nascere nei mesi successivi una manciata di nuove canzoni e anche i capitoli di una storia, due entità che procedono parallele e diventano un disco intitolato “Geografia di un corpo” e un romanzo in uscita nei prossimi mesi. Ad accomunarle una parola, “corpo”, come una specie di sigillo ad ogni verso o riga scritta ma anche come una sorta di big bang generativo che, per quanto riguarda il disco, partorisce l'idea di registrare queste nuove canzoni – nel frattempo completate insieme a Franco Naddei – con nove musicisti tutti insieme.
Nasce così “Geografia di un corpo”: nove corpi con in mano ciascuno il proprio strumento (2 chitarre, 2 bassi, 2 batterie, 2 percussioni, 1 synth), chiusi per tre giorni in una stanza (il Cosabeat Studio) per vedere quale risultato si produce se ciascun corpo è libero di muoversi artisticamente, senza particolari vincoli, se non la presenza di uno spazio occupato da un altro corpo a fianco. Il tutto registrato live in presa diretta e ripreso dal videomaker Christoph Brehme per realizzare un documentario uscito ad ottobre 2014 come anticipazione del disco e suo ideale resoconto.
E' questa coerenza – il significato del disco che pervade la sua stessa realizzazione – che fa di “Geografia di un corpo” un lavoro istantaneo, pulsante, mistico. Ingravidato di nervosa elettricità e ritmi urbani, new-wave e post-punk, ma anche capace di squarci cosmici post-rock e ballate ieratiche di un distopico folk (post)apocalittico. Undici canzoni ancora più dirette e immediate che nei dischi precedenti, a proseguire quel percorso di scarnificazione dei testi che coinvolge da sempre i Santo Barbaro e che qui si abbevera di riferimenti come il film “Isola – Ostrov” del regista Pavel Lungin, la“Trilogia di Valis” di K. Philip Dick, l'Houellebecq de “La necessità di un'isola”, ma anche i Suidice e i Joy Division.
Tutto questo forma un'opera di straordinaria virulenza, che impatta e abbraccia l'ascoltatore immaginando il corpo come una vera e propria geografia fatta di boschi, zone grigie, avvallamenti, cieli e soprattutto isole, che tali sono e si trasformano nell'interazione con altri corpi-isole (come accade nella copertina, un'immagine del fotografo russo Yaroslav Vasilyev). E' il nostro corpo ciò che si pone in antitesi alla prigionia della mente, è il nostro corpo l'unico mezzo per arrivare ad una altezza spirituale. Esso è terra, spazio fisico e cosmico, tempo abitato e fessura da cui esce il Suono. Quel suono santo e barbaro che è il senso da succhiare nel nostro essere mortali, viventi e solitari. Ma mai soli.
Geografia di un corpo
Santo Barbaro
Descrizione
Credits
Crediti
Registrato in presa diretta nel luglio 2014 da Raffaele Bassetti al Cosabeat Studio – Villafranca (Forlì). Mixato e masterizzato nell'agosto 2014 da Franco Naddei e Raffaele Bassetti al Cosabeat Studio – Villafranca (Forlì). Prodotto da Cosabeat Studio, Santo Barbaro e diNotte Records.
Pieralberto Valli: voce, chitarra, pianoforte, batteria
Franco Naddei: synth, elettronica
Michele Camorani: batteria
Matteo Teio Rosetti: batteria, voce
Diego Sapignoli: percussioni
Lucia Centolani: percussioni
Francesco Tappi: basso
Roberto Villa: basso
Michele Bertoni: chitarra
Giuseppe Righini: voce
Musica: Santo Barbaro
Testi: Pieralberto Valli
Arrangiamenti: Franco Naddei
TESTI
1. LACRIME DI ANDROIDE
Quando ti spoglio d´inverno
A piedi nudi nel fango
Chiudo gli occhi e ti prendo
Ti seguo piano sul fondo
Non mi trovo più
Non mi cerco più
Non ho mai amato
e me ne guardo bene
Non ho mai amato
e me ne guardo bene
Il nulla é un cane fedele
sbraita ma non cede
Il nulla é un cane fedele
sbraita ma non vede
Non ho mai amato
e me ne guardo bene
Non ho mai amato
e me ne guardo bene
Non mi trovo più
Non ti cerco più
Non ti trovo più
Non mi cerco più
2. PAVLOV
Lei e la sua crepa
Lei e la sua crepa
Lei e la sua crepa
Lei e la sua crepa
Lei é la sua crepa
Lei é la sua crepa
Lei é la sua crepa
Lei é la sua crepa
crepa crepa
crepa crepa
crepa crepa
crepa crepa
3. COSMONAUTA
Lenta lenta lontananza
Sfrecciano lune sulla fronte
Non ti vedo più
Non ci sei più
Inevitabile apnea
Sfonda il cuore la tua assenza
E non passa mai
Non passa mai
Con chi ballano i cosmonauti?
Con chi ballano i cosmonauti?
Forse ora con noi
Forse con noi
4. LA NECESSITA´ DI UN´ISOLA
Ricordo i sogni
Ricordo i sogni
Osservo i segni
Osservo i segni
E temo la parola
Vago di abbracci spoglio
Vago di abbracci colmo
Sono un turista dell´anima
Astronauta di fessure
E temo la parola
L´assoluto lo vedi
nell´asfalto di luglio
Cerco corpi amichevoli
di sangue profondo
E temo la parola
E temo la parola
Abbiate timore
Abbiate timore
Abbiate timore
Abbiate timore
della parola
della parola
della parola
della parola
5. ZOLFO
Ginocchia flesse
Grotta infame
Giorni lenti
Si imbratta il sereno
Tutto solo quaggiù in miniera
Tutto solo quaggiù in preghiera
Tutto solo quaggiù in miniera
Tutto solo quaggiù in preghiera
Polvere
Viso cavo
A Perticara
Si imbratta il sereno
Tutto solo quaggiù in miniera
Tutto solo quaggiù in preghiera
Tutto solo quaggiù in miniera
Tutto solo quaggiù in preghiera
Tutto solo laggiù in miniera
Tutto solo quassù in preghiera
Tutto solo laggiù in miniera
Tutto solo quassù in preghiera
6. CORPO NON MENTI
Mi hai annegato nel Nilo
Mi hai annegato nel Nilo
Eternamente niente
Eternamente qui
Cerco parole in affitto
Cerco parole in affitto
Teoricamente niente
Praticamente mai
Mentre la luce declina
Mentre la notte svanisce
Mentre la luce scolora
Mentre la notte impazzisce
Cerco radure in affitto
Cerco bestie in calore
Teoricamente niente
Praticamente qui
Un liscio tra i tuoi capelli
Un liscio tra gli occhi spenti
Romagna mia capitale
Geografia vaginale
Corpo non menti
Corpo non menti
Corpo non menti
Corpo non menti
7. FINCHE´ C´E´ VITA
Solo un´isola é vera
Isola numero sei
Solo un´isola é vera
Parla uomo
Come un can che abbaia
Parla uomo
Non c´é luce alcuna
Dopo il secolo buio
Istinto di vita
Tra le tue ciglia imbrunite
Istinto di vita
Tra le tue zanne fiorite
Finché c´é vita c´é vita
Finché c´é vita c´é vita
Finché c´é vita c´é vita
Non sono santo di mente
Non sono santo per niente
Non sono santo di mente
Sono un santo da niente
Non sono santo di mente
Non sono santo per niente
Non sono santo di mente
Non sono santo di niente
Finché c´é vita c´é vita
Finché c´é vita c´é vita
Finché c´é vita c´é vita
8. ORA IL PRESENTE
Solo per essere schiena
Sulla tua
Solo per essere schiena
Bocca di spine
Non c´é tempo
Solo quello del mondo
Non c´é tempo
Solo quello del mondo
Solo per essere lava
Sulla tua
Solo per essere lava
Lingua di fiume
Non c´é tempo
Solo quello del mondo
Non c´é tempo
Solo quello del mondo
Da quale luna procedi?
Verso quale universo?
Da quale luna procedi?
Verso quale universo?
Non c´é tempo
Solo quello del mondo
Non c´é tempo
Solo quello del mondo
9. TI CAMMINO DENTRO
L´oceano é notte
notte senza stelle
Scompare lui
Scompari tu
Sfreccia sulle labbra
Si perde sulla schiena
Un treno caldo
Pieno di fantasmi
Sono ferrovia
che spinge e scalcia
Sono ferrovia
che non si ferma
Ti cammino dentro
Ti cammino dentro
Ti cammino dentro
Ti cammino dentro
Non piango per chi va
Piango per chi resta
Non piango per chi va
Piango per chi resta
Sono ferrovia
che spinge e avanza
Sono ferrovia
che non si ferma
Ti cammino dentro
Ti cammino dentro
Ti cammino dentro
Ti cammino dentro
Ti respiro dentro
Ti cammino dentro
Ti respiro dentro
Ti cammino dentro
10. TRA GLI ALBERI
Chiedimi come sto
Chiedimi come sto
Chiedimi come sto
Chiedimi come sto
Come un albero
tra gli alberi
Come un albero
tra gli alberi
Non credo agli uomini
ma guardo avanti
Non credo agli uomini
ma vado avanti
Non credo agli uomini
ma agli eventi
Non credo agli uomini
ma agli eventi
Chiedimi come sto
Chiedimi come sto
Come un albero
tra gli alberi
Come un albero
tra gli alberi
Attraverso il fiume
a piedi asciutti
Attraverso il fiume
a piedi asciutti
Attraverso il fiume
a piedi asciutti
Attraverso il fiume
a piedi asciutti
11. IN MEMORIA DI NESSUNO
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Dove siete ? Dove siete?
Dove siete tutti quanti?
Nessuno
Nessuno
Nessuno
Eccovi la patria. Eccola!
I figli tra i maiali impazziti
Corrono per il villaggio
Rotola il sudore
Il sangue arriva
alle caviglie dei muri
Nessuno
Nessuno
Nessuno
A cosa pensi?
Dà un´occhiata ai tuoi figli
Nessuno non ce l´ha fatta
Nessuno non ce l´ha fatta
Danza sulla luna
Danza sulla luna
Nessuno
Nessuno
Nessuno
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