San Luigi (o il Dio della Musica) è per noi una sorta di esperimento: volevamo provare a scrivere una canzone in cui riversare tutto (ma proprio tutto).
La storia è questa: primo pomeriggio di un caldo giorno di gennaio, quinto anno di liceo, parcheggio della palestra (post ora di ginnastica);
“Senti ma, se andassimo a fare il conservatorio?”.
E da lì il disastro.
Speranze, entusiasmo, discussioni, crolli, botte sul naso, rifiuti, esame di maturità, patente, test d’ammissione, frustrazione, test d’ammissione fallito, vergogna, altra frustrazione, imprecazioni, grinta, dubbi e infine sogni; che per quanto affossati non hanno smesso di tornare a galla, quasi fosse ovvio che non sarebbero rimasti sotto la superficie dell’acqua.
Volevamo raccontare tutto questo così come racconti a un tuo amico le ultime follie accadute nella tua vita, con quella foga di chi ha tanto da dire e poco tempo per raccontare e finisce per parlare così veloce che la risposta non può che essere: “Eh? Come scusa?”.
In conclusione per noi San Luigi è una sorta di flusso di coscienza, un Dio che abbiamo scelto e creato, a cui affidarsi nei momenti più difficili (il Dio della Musica appunto), è la storia del nostro voler studiare musica e del volerne fare la nostra vita, una storia di denti scheggiati a forza di stringersi, per infuocare ancora un sogno:)
SAN LUIGI (o il Dio della Musica)
Sapada
Descrizione
Credits
Autore, compositore e produttore: Francesco Freschet
Compositore e produttore: Alberto Da Ros
Mix: Pietro Lanza
Master: Filippo Passamonti (VDDS studio)
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