Ruvido e diretto come la traccia di apertura “Rather be”, l’omonimo debut album dei SICKO si presenta come una personale e fresca rivisitazione della scena ‘90s. Nonostante l’influenza di Seattle sia evidente, il quartetto riesce a riproporre in modo originale la forza delle atmosfere grunge senza rinunciare all’influenza di tutto quello che dagli anni novanta è scaturito. Si passa infatti da brani incalzanti e martellanti come “Let me in” – primo singolo estratto dal disco – in cui il sound riecheggia la forza della scena industrial e stoner (QOTSA e NIN su tutti), a episodi più melodici come “Happy Hour Love”, “Lazy” o “I’m on my period with all the world”, dove è evidente l’influenza di una certa scena rock e crossover west coast. Un altro mood caro alla band è quello legato alle atmosfere cupe e ipnotiche di matrice alt rock e trip hop à la Radiohead, come ad esempio nel singolo “Lonely Star” o in “Lost in a daze”. Non mancano inoltre ballad lancinanti come “Nothing Special” - che parrebbe uscita dalla penna di Cornell - o episodi più smaccatamente punk e naif di nirvaniana memoria (“Carry it away”).
Il lavoro si presenta solido e compatto e con una ampia gamma di colori, merito anche della produzione del Grammy award winner Ricky Damian. Un disco che sa da dove viene ma che guarda indubbiamente avanti.
SICKO
SICKO
Descrizione
Credits
Produced by Riccardo Damian & SICKO
Recorded and mixed by Riccardo Damian & Andrea De Marchi
Mastered by Francesco Marzona
Artwork by Giovanni Di Natale
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