Il nuovo singolo, Taxi, si presenta come un manifesto urban pop contro i luoghi comuni e gli stereotipi che proprio non gli piace seguire.
Tramite l'utilizzo di un'anafora ("Dicono che", cita il brano più volte) Simo dà voce al suo personale anticonformismo:
oggi giorno tutti pensano di crearsi la propria strada, ma spesso quella strada sembra essere la classica strada imposta dalla società:
tutti si laureano, tutti cercano la realizzazione nel denaro, nei vestiti dei marchi di moda più comuni, nelle relazioni con ragazze da copertina; non si crede più in Dio perchè "Dio non usa i social" e quindi sarebbe troppo cringe farlo nel 2023.
"Io non sono un taxi, non mi dire dove devo andare, già lo so da me
Io non sono un taxi, non mi dire di stare dietro agli altri, non fa per me"
Diffiicile definire un genere specifico per questo brano:
cassa dritta, ritornello in falsetto e diverse armonie vocali nelle strofe sembrano essere una contraddizione stilistica. ma il brano risulta coerente dall'inizio alla fine e si pone perfettamente nel panorama del graffiti pop italiano.
Taxi
Simo Veludo
Descrizione
Credits
Scritto da Simo Veludo
Prodotto da Andrea Immovilli (I.M.H.O. Studio), Simo Veludo, Theo Therside
Mix e Master di Phoenix GC
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