Fingere di essere (Album, 2019)

Sinezamia / CD

Fingere di essere (Album, 2019)

Secondo album dei Sinezamia, edito per l'etichetta Sliptrick Records.

Verba volant : 4’15”
Miraggi immobili : 4’15”
Fingere di essere : 3’49”
Nel blu : 3’41”
Assenza : 4’11”
Lontano : 3’57”
Respiro il vuoto : 4’15”
Se non provo più : 3’40”
Ora e qui : 4’24”
Pioggia fredda : 5’01”

Metal Wave, Marzo 2020
Certo che i Sinezamia da Mantova non nascondono la loro passione per i Litfiba di un po’ tutte le epoche, in questo secondo “Fingere di essere”, non che questo sia un male, intendiamoci, essendo io un grande fan della band toscana.
Ora, copiare il gruppo storico italiano sarebbe facile, ma per fortuna i Sinezamia vanno oltre e ci propongono 40 minuti di una musica che si staglia tra il periodo darkwave iniziale della band nei primi brani, passando sempre di più a qualcosa di rock ma senza mai affacciarsi chiaramente in questo genere come da “El diablo” in poi, ed è proprio in questo periodo storico della band che i Sinezamia si adagiano, con un sound chiaramente ispirato ai primi Litfiba nei primi due brani con tanto di basso prepotente, nonché con un maggiore intervento di una chitarra solista che con i propri assoli riesce a far vertere tutto su suoni più rock, per un risultato più personale e che non risulta solo come un atto nostalgico o, peggio ancora, come una semplice scopiazzatura. Ne siano un esempio la fulgida title track, la potente “Assenza”, “Respiro il vuoto”, i primi due brani più dark e la belle “Pioggia fredda” conclusiva, più variopinta e completa, senza né battute a vuoto né appoggi di personalità troppo evidenti.
Insomma: “Fingere di essere” è un disco interessante per chi ama il rock italiano tipo Litfiba/Piero Pelù, e costituisce il modo giusto di prendere ispirazione dalle gesta di una band senza subirne le influenze ma dominandole, senza ridurre tutto a tributi a passati ormai lontani e perlopiù gradevoli ma fini a sé stessi.
(Fonte)

Rocka Rolla (Argentina), Ottobre 2019
REstoy seguro que alguno de ustedes recordara mis reseñas de anteriores trabajos de los tanos Sinezamia. Los que no (y no tengan ganas de chequearlos), les comento que la propuesta de este quinteto oriundo de la ciudad de Mantua está muy emparentada con el pop rock ochentero de bandas como The Cure, Joy Division o New Order, con otras un poco más pesadas como HIM o Alice In Chains.
Dos detalles que llamaron poderosamente mi atención son, en primer término, el lúgubre arte de tapa (me recordó a esas catacumbas llenas de calaveras que se ven algunos documentales), y en segundo lugar, lo homogéneo de los casi 42 minutos de duración total del álbum.
Como todo disco de pop rock, las baladas no podían estar ausentes y “Se non provo piú” se hace presente como una pieza acústica de gran porte, pero en general el disco tiene un espíritu mas rocker, de estribillos simples y gancheros, pero curiosamente se extraña la falta de un hit, de ese tema que rompa los esquemas en un disco tan parejo como este.
La elección del italiano para sus letras es acertada, ya que dicho idioma (sumado al registro vocal de Marco Grazzi), se ajusta al estilo de maravillas.
Interesante trabajo de una banda a tener en cuenta, y que me deja la sensación que aún no ha dado todo lo que promete.
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Rosa Selvaggia, Ottobre 2019
Ritorna una nostra vecchia conoscenza, i Sinezamia, band mantovana attiva dal 2004 che ha prodotto diversi singoli, EP e demo.
“Fingere di essere” è il secondo album di lunga durata della band capitanata da Marco Grazzi.
L’influenza dei Litfiba ha da sempre contraddistinto la musica dei Sinezamia ma in questo album, che contiene dieci tracce, la band ha un tocco più personale come nel brano “Nel Blu” e in “Lontano”, pezzo degno di nota, in cui le atmosfere alternative rock anni ’90 si fanno sentire di più.
Altro brano secondo me che si distingue è “Fingere di essere”, che da il titolo all’intero lavoro, che è il brano di punta dell’intero lavoro.
I brani che preferisco sono “Se non provo più” e “Ora e qui”, pezzi più lenti che ricordano i Litfiba e mischiano le sonorità raffinate di “Litfiba 3″ a quelle più rock di “Terremoto”.
Le atmosfere generali che si sentono nell’album sono un misto tra new wave, alternative rock e hard rock (soprattutto la chitarra in alcuni punti).
Con “Fingere di essere” i Sinezamia osano di più rispetto alle precedenti produzioni cercando di dare un tocco più personale a questo album nonostante sia un periodo non facile per chi produce musica.
La musica è in crisi, ormai l’utente medio “usa e getta” brani in streaming e ascoltati di fretta.
Nononstante questo la band, attingendo da più generi musicali, produce un album, che se ben supportato, potrà soddisfare un pubblico decisamente più eterogeneo.
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IndiePerCui, Settembre 2019
I Sinezamia, con il loro nuovo disco, raccontano di una società malata, raccontano di questo e altri mondi attraverso un rock che abbraccia lo stoner più duro intensificando i rapporti e i sodalizi estremi con una realtà che fagocita e divora. Fingere di essere è un approccio al rock più rumoroso farcito da testi importanti che affondano le proprie radici all’interno di una musica che diventa importanza e afferma la propria appartenenza grazie a canzoni, pezzi che si rispecchiano prepotentemente negli anni ’90. Se a prima vista l’operazione sembra incentrata su di una musica che ricorda i primi Litfiba, il fragore di fondo fa pensare ad un’intelaiatura più solida e strutturata, nella ricerca costante di comunicare emozioni e vita. Pezzi come Verba volant, Nel blu, Assenza, Lontano, Pioggia fredda raccontano di uno stato interiore che inevitabilmente rispecchia quello che viviamo, raccontano di questa e altre vite da analizzare, comprendere e prepotentemente scagliare al suolo come non ci fosse un domani.
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Rockit, Agosto 2019
Nell’oscurità dilagante c’è un ponte luminoso che collega gli anni ’80 al 2019 in cui è stato pubblicato “Fingere di essere”, nuovo lavoro sulla lunga distanza per i mantovani Sinezamia, che dal 2004 continuano a ritagliarsi con dedizione la propria nicchia, seguendo sempre le orme di Litfiba (in primis) e Diaframma, senza rinunciare alle lezioni apprese fuori dai confini italici, soprattutto quella dei Joy Division.

“Fingere di essere” è un lavoro di lunga gestazione, se si pensa che il singolo “Nel blu” era già stato pubblicato nel 2017, ma il tempo sembra non esser stato sprecato, infatti all’interno del disco (composto, arrangiato e in parte prodotto dalla band stessa) si nota una limatura dei suoni e una cura degli arrangiamenti affinate e puntualissime per allinearsi ad un certo rock dalle imponenti sfumature dark e new wave in voga tre o quattro decenni fa. Se le influenze musicali dei Sinezamia sono quindi tutte dichiaratamente radicate negli stravaganti anni ’80, i testi di questo nuovo disco sono attualissimi e ben consci del tempo in cui vivono, riflettendo su dubbi esistenziali legati ad un’epoca fatta di virtualità e fugacità dei rapporti e che ci fa tante volte perdere di vista la realtà delle cose tangibili e “realmente reali” che vengono spesso date per scontate.

Un progetto sicuramente nostalgico, soprattutto per le sonorità, ma altrettanto attuale nei temi e ben strutturato.
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Alternative Rock Heaven, Luglio 2019
Nati a Mantova già nel 2004, i Sinezamia sono una band legata ad un certo alternative che si riallaccia a vecchie sonorità wave e dark, riuscendo però a renderle più moderne e interessanti. Oggi recensiremo per voi il loro ultimo album, Fingere di Essere.

Il punto di forza degli Sinezamia è sicuramente l’atmosfera che riescono a creare: cupa, d’effetto, con ampi riallacci al rock anni ottanta e novanta. Hanno un’ottima chimica raggiunta grazie agli anni di carriera, visto che i modenesi suonano su decine di palchi in tutta Europa da più di un decennio. C’è buona variabilità nei pezzi, Fingere di Essere non annoia praticamente mai e in questo periodo non è una cosa così facile da trovare. Forse l’unico vero difetto strutturale del loro full-length è la mancanza di un brano che spacchi la scaletta, qualcosa che resti impresso fin dal primo ascolto: la hit, insomma. Non è un problema dei soli Sinezamia, ma uno diffuso in parecchi lavori moderni.
Inoltre se musicalmente sono ineccepibili, a volte trovo parecchio derivativo il cantato di Marco Grazzi, che ricorda anche troppo Piero Pelù dei vecchi tempi andati. Va bene un tributo, ma così è un po’ troppo.

In conclusione, Fingere di Essere è un buon prodotto, che si fa ascoltare molto volentieri e non solo come sottofondo mentre si fanno altre cose. Il gruppo c’è, la via intrapresa pare buona, quindi è solo arrivato il tempo di raccogliere i risultati. Io vi consiglio di tenerli d’occhio, perché a chi piacciono sonorità vagamente retro coniugate con una buona grinta, i Sinezamia non potranno che fare per voi.

Voto: 82/100

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Versacrum, Giugno 2019
Una serie di volti, appartenenti ad un dettaglio del Muro di Berlino, costituiscono l’immagine, la presentazione, del nuovo album dei Sinezamia, band mantovana con all’attivo diversi anni di esperienza alle spalle, caratterizzati da un minimo comun denominatore: la genuinità.

E Fingere di Essere ci ripropone una band che ha fatto enormi passi in avanti, e che ha raggiunto una maturità invidiabile.

Ascoltando le 10 canzoni che compongono l’album si rimane abbacinati dalla forza espressiva che la musica ed i testi (molto ispirati), sono in grado di generare. L’hard rock proposto è fortemente legato al periodo dei Litfiba di El Diablo e Terremoto, senza disdegnare le influenze wave, direttamente dal decennio dorato (vedasi l’uso intelligente delle tastiere), ed i primi Timoria. Uscendo dallo Stivale è possibile percepire qualche contaminazione sonora riconducibile ai mai dimenticati Héroes del Silencio.

Ma la proposta dei Sinezamia da questi nomi trae solamente la giusta lezione per rimodulare e plasmare il proprio messaggio, che pertanto risulta necessariamente autentico e ben riconoscibile. Fingere di Essere è infatti un album granitico, senza cadute di tono e molto accattivante. Dalla introduttiva Verba Volant, impreziosita dalle tastiere, alla chiusura perfetta di Pioggia Fredda, passando per il già noto singolo Nel Blu, qui arricchito da un nuovo remix, c’è di che gioire.

Fingere di Essere è un album che se fosse stato rilasciato dai Litfiba, avrebbe fatto gridare al miracolo. Solo questo deve essere sufficiente a giustificare l’urgenza, che dovete avere, di farlo vostro.
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Via Nocturna (Portogallo), Giugno 2019
Fingere di Essereé o novo álbum dos Sinezamia, primeiro para a Sliptrick Records, e traz uma sonoridade fresca e moderna que recebe influências tão díspares como Joy Division, Black Sabbath, Alice In Chains e Heroes del Silencio. A utilização da língua italiana traz uma componente que encaixa na perfeição nas estruturas dark wave e Italian rock dos anos 80 que aqui são apresentadas em 10 canções pulsantes e enérgicas. Um trabalho em que é claro o processo de evolução e experimentação que a banda vivenciou no sentido de inovar ao nível das estruturas e sonoridades. Como resultado, aqui está um registo que mostra que o quinteto está no bom caminho. [74%]
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Symphony of silence Hadrianus, Giugno 2019
Inizio veemente con “Verba volant”: suoni perfetti, grande foga e cantato espressivo. Promette bene, Fingere di essere, ma siamo solo all’inizio. “Miraggi immobili” fuga ogni eventuale dubbio circa l’uso dell’italiano, i Sinezamia bypassano con disinvoltura questo snodo focale, i testi si incastrano naturalmente sulla trama intessuta dagli strumenti, risultando godibili e sopra tutto comprensibili. Giova notare come le tastiere rendano un servizio eccellente a queste canzoni che richiamano Heroes del Silencio e Litfiba (una sorta di filiazione illustre). Basta la title-track a confermare il valore dei mantovani, pronti ad affrontare ogni sfida, ascoltate “Pioggia fredda”… Oltre dieci anni di carriera alle spalle, una base solida sulla quale contare, ed una compattezza invidiabile. Sezione ritmica inappuntabile (Marco Beccari e Stefano Morbini), chitarra scattante, duttile (Alessandro Conte), le keys le abbiamo già celebrate (Carlo Enrico Scaietta), ha buon gioco Marco Grazzi nel districarsi tra le ritmiche imbastite dai suoi colleghi. “Nel blu” sconfina nell’hard rock più pomposo, un episodio “didascalico” che però non crea frizione con quanto proposto, segno di scelte ben ponderate, “Assenza” mi ricorda (vagamente però) gli Alice In Chains. Fingere di essere è disco concepito per il contesto live: anthemico, moderno (“Lontano”), ammiccante, e sopra tutto dotato di un impianto sonoro, lo ripeto, da rimarcare. Potrebbe diventare un classico, se non vivessimo tempi assai grami. Spetta a voi sostenerlo, perché non possiamo disperdere al vento un simile capitale. Spero che le “radio rock nazionali” se ne accorgano…
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Rockerilla, Giugno 2019
Dopo essersi a lungo autoprodotti, i Sinezamia oggi approdano all’americana Sliptrick che ne pubblica il nuovo album Fingere di essere. Questo non ha per nulla influito sulle attitudini e lo stile frontale della band mantovana che anzi si arma di nuovo nerbo a supporto delle proprie istanze etico-culturali fra esistenzialismo e post-situazionismo. Gli orditi strumentali, a base di chitarre, tastiere e sezione basso-batteria, viaggiano a regime di schegge elettriche vorticose, con incursioni nel rock duro, nel post-punk e nel metallo eretico più ficcante. Pregevoli anche le parti vocali coi testi in italiano, forti di una cifra lirica che avvince e graffia senza posa. PERSUASIVI COME NON MAI.
Aldo Chimenti.

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