Descrizione

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una sedia che mi incat..una foresta di vasi, una sedia che mi incat..una foresta di vasi.

1) solo al mondo mastodonte coi giorni in forse una tabaccata nella bocca faccio bolle vestiti rattoppati ragnatele Molinari con le mosche, bottiglie vuote un campanile si bemolle. col cuore in miniatura marionette al buio bevono sakè nella bottega dei suicidi è malasorte vesto come capita Fiorella taglia forte discesa come scapola dal cielo Pentecoste. morte accidentale un'utopia come una chimera, plagio mentale bucato come groviera la mia vita buccia di banana marmellata una gimkana malandata come la Salerno-Reggio Calabria

Bridge: stavamo meglio quando tutto era in disordine coi denti marci gli occhi fuori dalle orbite due sognatori pugno carta oppure forbice un rendez-vous di formiche messaggi in codice adesso tutta immagine vestiti bella vita, i soldi l'anticamera di quello che era prima bombolette anti-stamina mentre mi scavo la fossa, la voce del perdente ma in tenuta antisommossa

2) io sono a bagno relitto come un rottame di seconda carne in brodo ma un mare di ramen un pendolare al capolinea con le cimici nel letto. c'ho una farfalla che mi vola nel cervello col gatto nel sacchetto di carta cotto a vapore due di notte gioco come a Cluedo con le parole con un'accattone bevo tisane con lumache appiccicate robivecchi due dame sul mio torace la mia penna il mio bengala. finisce che mi chiama faccia strabica allo specchio un'illusione come cinerama vivo in come beduino sul biglietto mezzo chilo nel mediterraneo come un povero inquilino nudo

Rit: stavamo meglio quando tutto era in disordine coi denti marci gli occhi fuori dalle orbite due sognatori pugno carta oppure forbice un rendez-vous di formiche messaggi in codice. stavamo meglio quando tutto era in disordine coi denti marci gli occhi fuori dalle orbite due sognatori pugno carta oppure forbice un rendez-vous di formiche messaggi in codice

Outro: un fannullone Lebowski una mezzasega adesso prega una sedia a rotelle che mi incatena la mia casa una foresta di vasi di porcellana sala operatoria su una piramide rovesciata.. perdo la mia strada tu sei l'autovelox io ti sego come Fleximan

Credits

Scritto da Sir Oblio | Leonard Turrini

©Edizioni e produzione artistica: Sir Oblio
Produttore esecutivo: Leonard Turrini
Foto di copertina a cura di @Leonard Turrini
Artwork by Sir Oblio

Rec, editing, mix a cura di Stefano Parodi
presso @Fenice Studio
Instrumental beat by @Vishnu
Final Master a cura di Stefano Parodi @Fenice
Caronno Pertusella (VA) C.so della vittoria,377

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