Descrizione

Lupus in fabula _txt

fumo un gavettone ghiacciato una Mary Jane sto su Giove cazzo mene locali da karaoke tu fai musica in centrifuga da cinepanettone sto lontano da chi fa la primadonna prestanome apro una scatola nera iperuranio Platone pantera olio su tela locomotiva a vapore con i polmoni come una bobina sotto anfetamina sono il tipo con la figlia del vicino in carrozzina faccio su con lei; una cartina tornasole di seconda fanalino di coda con un cannone il pene è come un geroglifico scoppiano castagnole, sei un lattante in piscine di placenta pannolone. me ne fotto di chi banfa chi non vive ma fa finta chi non perde l'occasione di fare il protagonista nero gotico vomito se alzo il gomito comico di sabato da solo all'automatico misogeno

Lupus in fabula hai più ragnatele nella figa tu che il castello di Dracula. se non rappo io sto male se tu rappi tagliati la giugulare fai cagare come Capsula

io vivo in utero come i Nirvana coi fumetti nelle vene Milo Manara fumo manali nella cerbottana luna stroboscopica bdsm tagli come Kitana bendati come la mala; mi disintossico dall'eco del segreto topi d'appartamento un esercito di vetro buchi sulla pancia con gli spilli harakiri, tubi di ricambio finti amici in lavatrici. abbaio lupo mannaro non monetizzo corano una parmigiana divano coi campanelli d'allarme che tanto manco sentiamo con le pasticche tafano gigante come un titano polacco pula Gestapo. televisori teletubbies paternali da sti babbi opportunisti mezzi tappi, al massimo puoi fare l'uncinetto aspetto come le calende greche il giorno in cui farai successo

io non soddisfo le richieste di mercato non ci vado a genio con un pubblico sbagliato, un pubblico lontano, un pubblico malato me ne sbatto dei numeri di un pubblico inventato. io non scopo sulle palle c'ho una papula con le mani in canapa paprika Tabata cabala sono in lotta col partito della falce col martello barre chiuse come ad Alcatraz


il tuo rap è da quinta elementare una repubblica delle banane. il giullare! paralisi al midollo spinale poliomielite li ha persi da tempo gli occhi della tigre. non ti resta che comprare gli ascolti come collane a quarant'anni passati copiando rime da cani mille fogli buttati, io vi ho fatto fuori tutti come Agata Christie dieci piccoli indiani. il virus più letale moltiplica gli stronzi io me ne sto nella fortezza come gli orchi, fanno orecchie da mercante con due soldi balli di Anunnaki in rigor mortis. io non faccio cento cose nella vita ti ho teso un'imboscata tu seguimi in differita col pollice opponibile e le bibite, la mia penna incallita il salvavita invisibile, mi sono tolto un sassolino dalla scarpa non c'è trippa per gatti linea piatta giochiamo in campionati diversi te ne sei accorto? sul politicamente corretto ci cago addosso

spacca sta roba..

Credits

Scritto da Sir Oblio | Leonard Turrini

©Edizioni e produzione artistica: Sir Oblio
Produttore esecutivo: Leonard Turrini
Foto di copertina @Leonard Turrini
Artwork by Sir Oblio

Rec,editing, mix, master a cura di VaiMirko
presso @In the Event Srl Studio (Sala di Registrazione)
Via Isolino, 47 20030 Senago (MI)

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Ilaria Passantino in copertina appare per gentile concessione di se stessa.

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